C'è un momento in cui Philippe Léveillé s'avvicina al nostro tavolo, prende a chiacchierare con noi e ci confida: «Vedete, io l'anno prossimo ho 60 anni (classe 1963, ndr). Ho fatto la mia carriera: avrei potuto accontentarmi degli allori già ricevuti, proseguire tranquillamente sulla via già tracciata, raccogliere certo ancora qualche soddisfazione» ma in sostanza tirando un po' i remi in barca, d'altra parte il locale nasce nel lontano 1981. Invece...
Invece Léveillé, al Miramonti l'Altro suo e della famiglia Piscini, s'è dato nuovi compiti. Vuole continuare a nutrirsi di stimoli, al servizio del benessere di una clientela che non manca mai (come quando lo chef dice: «Non tolgo il menu à la carte. Anche se incappo, come l'altro giorno, in un tavolo da 12, dove ognuno fa ordinazioni diverse, e col ristorante pieno. Pazienza. Mi dà adrenalina»). E intanto sta tirando su, proprio qui nello bistellato di Concesio, una nuova generazione di cuochi, giovani che Philippe aiuta e che aiutano Philippe, a iniziare dalle rampanti Arianna Gatti e Martina Spera, braccio destro e sinistro, «ormai abbiamo una tale sinergia!».
È così che il "vecchio" Miramonti, con l'immarcescibile Risotto ai funghi e formaggi dolci di montagna o la celebre montagna di gelato alla crema a fine pasto, o il mitico doppio carrello dei caci, pulsa sempre di fresca energia. Esiti, per dire: Ravioli di cervo e anacardi, golosissimi. Oppure Il rognone come a Lione: la frattaglia cotta rosa al cuore, l'accompagnamento di senape, cassis, aglio in camicia. Assolutamente memorabile.
+390302751063
Tavoli all'aperto
+390307240228
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it