La cucina di Riccardo Agostini è estremamente affascinante perchè coniuga la lussuria della Romagna con gli ingredienti della montagna senza timori per le acque dei fiumi. Il menu degustazione, abbordabilissimo, è sicuramente il migliore biglietto da visita per qualsiasi visita in questo meraviglioso borgo al confine fra Romagna e Marche. La cantina gestita da Ivano riserva chicche e qualche pezzo d'annata con proposte dai prezzi modici che lasciano l'assoluta libertà di accompagnare il percorso nella maniera che più si cala sui vostri gusti.
Difficile soffermarsi sui singoli piatti, meglio parlare dell'impressionate freschezza delle verdure che soprattutto d'estate regnano sui percorsi proposti, sull'uso della griglia in maniera non invasiva su carni da cortile come faraona, anatra o coniglio, ma anche bandiere della romagna come la pecora (passatelli, melanzane, fumo e pecora). Impossibile non citare i funghi o le Tagliatelle all'agro di ciliegia.
Faraona e porcini è stato un piatto che in questa estate è rimasto memorabile come pochi. Nei dessert prevale la ricerca di pulizia e freschezza, con rimandi a note di frutta o vegetali senza vergogna per qualche amaro (mandorla e cicoria stemperate dal cioccolato bianco caramellato). Questo ristorante è un piccolo miracolo della provincia che vi invita a un weekend sugli Appennini. Le sorprese non mancano mai.
+390541928106
Tavoli all'aperto
+390541949649
dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni
Riccardo AgostiniCannelloni di capriolo e cagliata con crema di cipolla e birra
Riccardo AgostiniFonduta di zucca gialla, quaglia e caffè