Questa volta, al Signum, a sorprenderci non è stata tanto la tavola di Martina Caruso - che è come sempre dritta, identitaria, territoriale, potente, mano sicura e pochi svolazzi, si porta a casa il risultato con godimento e serenità - quanto tutto il contorno, la vera novità più recente. E qui entrano in gioco considerazioni necessarie sul lato b di un indirizzo gastronomico, noi ci focalizziamo spesso e volentieri sui piatti, sugli chef, ma è quasi un limite di prospettiva: l’assaggio è solo una componente dell'esercizio ristorativo giacché la piacevolezza di un'esperienza culinaria dipende molto, moltissimo anche da accoglienza, cantina, empatia, ambiente, coesione dell'insieme, rapporto col circostante.
Ecco, per farla breve: il Signum vantava già un'ottima cucina, giustamente celebrata. Ora è diventato un ottimo ristorante. C’è una sala nuova, bellissima, con tavoli ampi e sedute comode; c’è un servizio professionale, sorridente, puntuale; ci sono tempistiche perfette; c'è Luca Caruso a far girare la cantina sempre più importante... E poi c’è Martina, che non delude davvero mai.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+39090986204
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it