In un contesto paesaggistico entusiasmante con le Dolomiti che fanno da sfondo, ci si siede in un ambiente caratteristico e molto elegante, in inverno riscaldato da due splendide stube. Ma a scaldare gli animi sono i piatti proposti da Fabrizia Meroi e illustrati da sua figlia Elena, unanimemente riconosciuta come una delle sommelier più brave d'Italia. L'essenza del territorio traspare dal menu, che dire ad esempio dell'agnolotto con capriolo in salmì e anguilla affumicata. Così come non manca mai il cervo fondente, con i profumi del bosco, ovvero con cirmolo, tuberi vari e muschio.
Una cucina che si può osare nel definirla commovente, per sapori, intuizioni semplici ma geniali, il tutto condito con cotture perfette. La carta dei vini è molto curata con incursioni nel Sud Italia ma anche con qualche preziosa etichetta straniere. Ma ciò che più caratterizza il ristorante è l'ospitalità di altissimo livello che come ogni buon vino migliora con il trascorrere del tempo.
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori
+393482985339
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