Alberto Buratti è un giovane chef votato alla ricerca, mosso da una grande passione per la cucina e le sue incredibli possiblità. Nonostante la sua posizione leggermente defilata dalla città metropolitana, Alberto ha avuto il coraggio di non fermare la sua sperimentazione e la sua curiosità ma anzi, spingersi sempre verso nuovi arrivi e declinazioni.
Durante l'ultima visita da Koinè siamo rimasti sorpresi dalla sostanza di alcuni piatti vegetali particolarmente riusciti, colorati, giocosi così come dalla qualità di una materia prima che lo Buratti padroneggia con disinvoltura.
Pochi coperti, una sala semplice ma guidata con attenzione e una piccola corte estiva con alcuni tavoli all'aperto. Per chi vuole restare su sentieri già battuti, non mancano i classici della tradizione milanese come risotto allo zafferano e cotoletta tuttavia, se vi spingete sin qui, vi consigliamo di non perdere lo spaghetto in cagnone che, come il nome stesso suggerisce, si ispira al riso in cagnone tipicamente lombardo. Si gioca con le stagioni, con le verdure, con le contaminazioni dal Sol Levante senza però mai perdere di vista le proprie origini e una concretezza di fondo che tutti i luoghi di ristorazione dovrebbero sempre tenere bene a mente. Una pausa pranzo o una cena di stacco totale dalla frenesia urbana, in compagnia di piatti che rivisitano la tradizione con quella giusta dose di tecnicismo richiesta agli interpreti più giovani della cucina contemporanea.
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Tavoli all’aperto
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classe 1986, origini piemontesi, è co-titolare di Rita Cocktails insieme a Edoardo Nono e fondatrice insieme a lui dello spin-off caraibico polinesiano Rita's Tiki Room. Formazione umanista, lascia il mondo dell'arte per la ristorazione con una speciale attenzione al coté imprenditoriale e manageriale. E' contributor per Linkiesta Gastronomika e Scarpetta Magazine