Nella tenuta di Fontanafredda c'è un po' di storia d'Italia, l'amore tra il primo re Vittorio Emanuele II e la "bela Rosina", e un po' di storia del Barolo vinficato qui intorno al 1870, mentre Parigi insorgeva con la Comune. Ma per gli amanti della gastronomia, nelle cucine della Villa Reale, c'è tutta, o quasi, la storia dell'alta ristorazione di Langa. Ugo e Piero Alciati, figli di Guido e Lidia, sono i custodi (come il fratello Andream in sala da Guido al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo) di una insegna, "Guido", che ha partire dagli anni '60, a Costigliole d'Asti, ha dato alla verace cucina di Langa la dignità di alta cucina internazionale.
Alcune delle ricette codificate in quel ristorante appartengono oggi, con naturale freschezza, al menu contemporaneo e classico del ristorante, a partire da quegli Agnolotti al sugo d'arrosto di cui si è scritto molto, quasi a stancarsi, senza che nessuno però si sia mai stancato di mangiarli. Appartengono alla tradizione di famiglia, ad esempio, anche il Vitello tonnato e la Guancia di vitello brasata ma non è possibile distinguere il vecchio dal nuovo perché è tutto perfettamente contemporaneo: il Filetto crudo di vitello tagliato al coltello e i Risotto al fondo bruno, il Brodo con la riduzione di marsala e il Gelato al fior di latte montato al momento.
Accanto a ciò, una delle più ricche cantine del Piemonte, curata e illustrata da Piero Alciati che gestisce la sala con quell'affascinante savoir faire che con tutta evidenza si tramanda geneticamente.
+390173626162
Ristorante con camere
+390173509341
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100