Leandro Luppi non delude mai. Passano gli anni, ma la sua voglia di giocare con gli ingredienti non cambia. Da sempre sposa la sua creatività con il territorio di cui è strenuo portabandiera in collaborazione con tanti colleghi che come lui si affacciano sul Lago di Garda. Il concetto di fare squadra, di fare sistema, gli è molto chiaro ed è importante oggi più che mai perchè il Benaco sta alzando il livello della sua offerta di ospitalità.
Leandro Luppi si definisce «una persona che fa lo chef: non voglio essere identificato per quello che faccio, ma per quello che sono». Infatti la sua cucina dimostra da sempre grande personalità, sia che si affronti il più lungo e articolato menu Revolution sia che ci si soffermi sul menu vegetariano o su quello di pesce (soprattutto di lago). Un ingrediente che recentemente lo ha sempre stimolato è il pomodoro, quest'anno servito come Tartare di cuore di bue e cetrioli su un gazpacho di datterino ramato, accompagnata da gamberi crudi. Ora l'importanza della parte vegetale nel piatto è mainstream, a La Vecchia Malcesine lo è da tempo e così non stupisce trovare un Cavolo rosso cotto intero al forno servito con una crema realizzata con panna, aceto, vino bianco e scalogno il piatto viene guarnito con caviale oscietra e uova di salmerino direttamente al tavolo.
Il risotto ha 5 colori, tutti vegetali, lo chef vi inviterà a indovinarli. Il salmerino è accompagnato da una salsa di levistico e mela verde. Infine i dolci non dolci come il Ciccolato bianco, con formaggio di capra e rabarbaro: per chi non sa come finire.
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Tavoli all’aperto
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dopo 29 anni, ha lasciato la redazione sportiva di Mediaset e si gode la pensione dopo aver raccontato 16 Olimpiadi, 6 Coppe America di vela, le imprese di Tomba e Pellegrini. Ora collabora con Il Foglio sportivo e il sito oasport.it. Ha un'antica passione per il cibo