Non di solo pane vive l’uomo, ma di pizza forse potrebbe. Soprattutto se targata Bonci: la riprova che da elementi semplici, ma trattati con genio, possa risultare un capolavoro. La sua pizza al taglio è alveolata, soffice e croccante allo stesso tempo; la base si fa solida portatrice di ingredienti che con minuzia e religiosa selezione rendono la sua pizza unica. I due, massimo tre ingredienti sono accoccolati su di un impasto che ha visto ore di lievitazione, tante da renderla una nuvola. Gli abbinamenti, che variano giornalmente seguendo l’estro del pizzaiolo, risultano a volte insoliti ma sempre centrati, testimoni di un fine palato.
Passione per le materie prime e per chi le produce, perché tutti gli ingredienti utilizzati derivano da una fitta rete di produttori e artigiani che lo chef ha saputo creare negli anni. Fitta di relazioni che equivalgono a cura, passione e fiducia. L’elemento di forza, e non solo quella della farina, è appunto la scelta delle farine e in egual misura, l’utilizzo di lievito madre naturale antico, rigenerato da decenni, a rendere unica la pizza di Gabriele Bonci.
Da Pizzarium troviamo dunque gli squisiti tranci, scettro di rivoluzione che ogni giorno cambiano a seconda della disponibilità e stagionalità degli ingredienti, oltre alla sempre verde, o meglio rossa margherita. E dulcis in fundo: i supplì, di pasta soprattutto, ennesima invenzione dello chef Bonci, oltre che i vari fritti sfiziosi come le Polpette di bollito, il Fritto di Spaghettoni alla Carbonara, la Lingua con il piercing.
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)