Nato come un ristorante irriverente di East London, quando lo chef scozzese Isaac McHale faceva scalpore organizzando cene pop-up insieme a James Lowe (ora a capo di Lyle’s) sotto il nome di Young Turks, oggi The Clove Club rispetta in tutto e per tutto i canoni del fine dining: dai tavoli con perfette tovaglie bianche ai lunghi (e ahimè onerosi) menu degustazione.
In cucina, però, la bussola rimane quella di una volta, ovvero mettere in mostra la migliore materia prima dell’isola britannica, impiegando tecnica e creatività unicamente a servizio del gusto. Il piatto che ha segnato il locale, la Capasanta cruda con tartufo del Périgord, nocciole, nero di seppia e clementina, è il punto fermo di un menu che cambia con regolarità ma che meriterebbe di essere rinnovato ancora più spesso per mostrare l'inventiva dello chef.
Nato a Modena, si è trasferito a Londra nel 2007 dove prende una laurea in Giurisprudenza mentre suona pop-rock con la sua band e si mantiene lavorando come chef. Nel 2011 fonda The Upcoming, magazine culturale online di cui cura la sezione food & drinks. Non manca a un’edizione della Mostra del Cinema di Venezia dal 2001 e ne fa un vanto
Nato a Modena, si è trasferito a Londra nel 2007 dove prende una laurea in Giurisprudenza mentre suona pop-rock con la sua band e si mantiene lavorando come chef. Nel 2011 fonda The Upcoming, magazine culturale online di cui cura la sezione food & drinks. Non manca a un’edizione della Mostra del Cinema di Venezia dal 2001 e ne fa un vanto