Laboratori didattici, una manciata di stanze che trasportano l'ospite nella campagna più autentica, pavoni che scorrazzano liberamente nella corte, un museo dedicato al Culatello con una cantina di stagionatura celebrata in ogni angolo del globo.
L'Antica Corte Pallavicina è tutto questo e molto altro nel perfetto mondo agreste della famiglia Spigaroli, che concede anche una significativa full immersion gastronomica prima nell'Hosteria del maiale, dove si incontrano i sapori più riconoscibili della "Bassa" tra lasagne, anolini, stracotti e ricchi taglieri di salumi, e in seconda battuta al ristorante vero e proprio dove si mette in scena una cucina definita con arguzia di Massimo Spigaroli, gastro-fluviale. Perchè il Po' è a due passi da qui, divide l'Emilia e la Lombardia, ma è anche incrocio di culture, di sensibilità alimentari, di identità, solo a volte nascoste della nebbia che in alcuni mesi dell'anno copre la pianura circostante.
Nel piatto la corte rivela la sua anima più generosa con i Tortelli di erbetta alla Parmigiana, quelli non meno classici di zucca con castagne e mostarda di mele cotogne; le carni dell'aia tra faraone ricoperte di Culatelllo e anatre con pere e melograno, ma anche le preparazioni d'acqua dolce, come il Luccioperca con lardo, finocchietto e cime di rapa o le cosce di rana all'aglio dolce. E dove non mancano delizie ispirate dai molti personaggi che sono transitati da queste parti in un pellegrinaggio laico che ancora oggi si rinnova senza soluzione di continuità.
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Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
+390522492569
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare