Territorio, tradizione, innovazione sono gli strumenti che Paolo Zoppolatti utilizza per mantenere l'insegna del locale, gestito dalla sua famiglia da oltre un secolo, ai vertici dell'enogastronomia friulana. Lo chef riesce a conciliare, benissimo, la contrapposizione tra passato e futuro, unendo idealmente i prodotti della montagna con il mare. Un viaggio molto gustoso nel solco della cucina mitteleuropea.
Molto originale il Pic nic sul Collio, un piatto conviviale per almeno due persone, con il ricordo di una scampagnata che di solito si faceva il lunedì di Pasqua con le famiglie e gli amici sui prati e tra i vigneti. In primavera viene proposta una frittata alle erbe, salame friulano servito con la foccacia dolce, frico (formaggio di varie stagionature cotto con patate e cipolla) in questo caso anche con aspargi bianchi, e non manca il prosciutto di Cormons della famiglia D'Osvaldo. Tuffandosi nel mare Adriatico viene servita una Crema di patate con filetti di cicale di mare (canocie) leggermente cotti a vapore e conditi con olio al mandarino, melograno e asparagi di mare. Decisamente insoliti i Sardoni del Friuli, ovvero salvia fritta ma con la tipica forma dei sardoni impanati barcolani, con una farcitura di prosciutto di San Daniele e formaggio Montasio fresco.
In sala Giorgio Zoppolatti dispensa consigli sugli abbinamenti, molto interessanti, proponendo etichette del territorio (anche del Collio sloveno) a prezzi decisamente abbordabili. I dolci sono realizzati da Giovanni il gemello di Paolo, sempre in grado di rispondere alle richieste dei più golosi.
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Tavoli all’aperto
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per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori