Nostrano è un nome rassicurante, genuino e buono: Stefano Ciotti ha profeticamente battezzato così il suo locale di Pesaro, da poco rinnovato totalmente. La missione? Far divertire chi si siede a questa tavola, come un bambino che vede per la prima volta il mare, rappresentando un continuum con esso. Gli strumenti del romagnolo Ciotti sono i ricordi, la tecnica, che predilige le cotture tradizionali, e uno spirito gioioso. La squadra è giovane, con il rodatissimo Ion Chelici in sala e il giovane Fabio Pellizzaro in cucina.
I piatti hanno una pulizia di gusto invidiabile e nel menu danzano insieme mare e terra, come la Tartare di triglia e sedano che si dà il cambio col Porcino glassato, oppure si assiste alla fusione dei due nel memorabile Ostrica e cavolo nero (piatto da provare). Non può mancare la pasta fresca, con gli Strichetti in guazzetto di pesce e con le Pappardelle ripiene di cacio e pepe con calamaretti, vongole e zucchine. Ci sono anche portate in due servizi, come il Merluzzo, offerto come filetto e poi sotto forma di trippe con piadina, oppure l’Agnello, servito in costoletta e spalla in fricassea, con la coratella a parte (e un bel gioco di abbinamento vini).
Curiosi e stimolanti i dessert: Patata di Sompiano (con gelato di olive nere e spuma di patate fermentate) e Cheesecake alle more con cialda di ceci. La chiusura è altamente scenografica, con la piccola pasticceria che esce da un teatro in miniatura: quattro dolcezze dedicate ad altrettante opere del maestro Rossini, pesarese d’origine e senza dubbio grato a questo omaggio del tutto ...Nostrano.
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Tavoli all’aperto
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piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88