Quanti sono, in Italia, gli esempi di cuochi validi che lavorano con passione e creatività, in silenzio e da tempo? Molti più di quello che sembra e Stefano Ciotti incarna uno degli esempi più fulgidi. Nato a Montefiore Conca, un piccolo comune in Romagna a due passi dalle Marche, il ragazzo ha consolidato mestiere e creatività da ottimi maestri, lavorato per un decennio al Vicolo Santa Lucia di Cattolica (il locale che gli regalerà la prima stella) e, un decennio dopo, nel 2015, ha dato il via all’avventura del Nostrano, poco più giù, a Pesaro.
Nostrano è una delle insegne più acclamate di tutta la Riviera Adriatica e, nella prima metà di aprile 2022, riapre con un aspetto ancora più scintillante di prima perché Ciotti è uno che non lesina quando si tratta di migliorare il suo ristorante: sarà un ambiente più sobrio, più elegante e con meno coperti perché, dove prima c’erano due tavoli, sorgerà una cantina a vista.
Soprattutto, la cucina potrà concentrarsi sempre più sull’identità di sempre, un compendio di creatività, eleganza informale e bontà sul lungomare cittadino. Tonno, pistacchio, succo di oliva tenera ascolana è uno snack che inanella approvazioni da 15 anni. Mentre il Risotto al pecorino dei Monti Sibillini e verdicchio, crema di zucca, burro alle noci e cioccolato bianco Valrhona, concepito ‘a strati’, in carta dalle origini di Nostrano, regala un piccolo abbraccio voluttuoso. Così come la Moretta Fanese, la bevanda storica di Fano, trasformata in un dessert.
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Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose