All’ombra delle Dolomiti, Tilia (“tiglio” in latino) è un affascinante ristorantino di soli 5 tavoli (un massimo di 12/15 coperti), ricavato in un cubo di vetro in mezzo al prato dell’ex Grand Hotel di Dobbiaco. Seduti su vere e proprie poltrone, la validissima maître-sommelier Anita Mancini (anche idro-sommelier, esperta di acque) dispenserà consigli e intratterrà gli ospiti raccontando la cucina di Chris Oberhammer, un signore legato a doppio filo alla cultura di montagna, esaminata con tecnica filo-francese – fu allievo di Alain Ducasse.
Alla precisione geometrica e cromatica degli impiatti e alla profondità dei fondi corrisponde una sempre più leggiadra scelta di decò vegetali raccolti dai contadini e nelle selve circostanti. Tra i piatti recenti: Cracker di pane, erbe e fiori, Pollo in casseruola di vegetali, Tortino di polenta con uovo poché e formaggio graukäse e la sempre buonissima Coda di bue con finferli, crostini e il suo brodo. Triplice la possibilità dei menu degustazione e sempre ricchi e originali i wine pairing di Anita.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
Tavoli all’aperto
articolo a cura degli autori di Identità Golose