L'avventura a Venissa di Francesco Brutto e Chiara Pavan aggiunge di anno in anno nuovi tasselli, importanti e significativi. Il pensiero principale è mantenere vivo l'ecosistema lagunare senza che la presenza dell'uomo possa incidervi negativamente. Per questo i due ragazzi - trevisano lui e veronese lei, compagni anche nella vita - si adoperano affinché si possa ovviare alle derive della contemporaneità che rischiano di compromettere il fragile equilibrio di Venezia: progetti plastic free o menu con le specie invasive (meduse o granchi blu) che fanno tabula rasa di tutto e prendono possesso delle acque lagunari.
In questo senso la realtà di Venissa esibisce sempre le affascinanti caratteristiche di un laboratorio in continua evoluzione perché, pur mantenendosi all'interno di una filosofia ben ancorata ai valori della terra, riunisce in un sol colpo l'anima contadina di Chiara e le sperimentazioni sottovetro di Francesco. Entrambi sono animati dalla stessa volontà di fare qualcosa di concreto per il loro intorno.
È un approccio che si riflette con straordinaria efficacia nel menu, come rivela, ad esempio, uno dei nuovi piatti, Miglio e granchio blu, concepito perché quel cereale consuma meno acqua del riso. La stagione 2023 si apre con un'altra grande novità: il ristorante gastronomico si sposta negli spazi in cui prima c'era l'Osteria Contemporanea (da provare anche quella) e viceversa.
+390415272281
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare