Quando un piatto rimane impresso nella memoria, anche dopo che sono trascorsi mesi, e non per effetti speciali o colori ultravioletti ma solo e unicamente per la sua raffinata, vibrante, delicatezza... ecco quando questo accade vuol dire che si è di fronte a una vera e nitida alta cucina, senza se né ma.
Se passate al San Martino di Treviglio provate alcune tra le nuove proposte della carta come Alici marinate, pan di spezie, arancia e finocchietto, i Ravioli di agnello e pecorino, carciofi e melassa di cipolle, l'Anatra con verza e salsa al Porto e, per concludere in bellezza, la Frolla alla vaniglia, zafferano, ananas e liquirizia.
Il merito va dato ai due fratelli Colleoni - Vittorio e Paolo, il primo in cucina, il secondo in sala - perché continuano il loro percorso sicuro nel locale creato da papà Beppe e mamma Olga nel lontano 1969. Lo fanno con lo charme che li contraddistingue: sanno di avere tra le mani un indirizzo ormai consolidato, celebre soprattutto per la cucina di mare (ma ora c'è anche un percorso vegetariano) e per la selezione di champagne; apportano quindi le necessarie migliorie senza stravolgerne l'anima. Anzi: migliorandolo sempre più, dopo i lavori di ristrutturazione del 2019 la sala è ancor più accogliente. Un porto sicuro.
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Ristorante con camere
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articolo a cura degli autori Identità Golose