Il ristorante che Marco Claroni gestisce con la moglie Gerarda, sommelier e responsabile di sala, si conferma tra le migliori cucine di pesce del litorale laziale. La stagionalità e la freschezza dei prodotti sono assicurate da una rete di fornitori locali e vicini: con il pescato del giorno si gioca addirittura in casa vista la prossimità col porto di Fiumicino; per gli ortaggi ci spostiamo invece nella campagna di Maccarese, non proprio una "trasferta".
Una materia prima che lo chef trasforma abilmente in ricette dalla buona dose di creatività, ma che non perdono il legame con i sapori originari. Lo dimostrano piatti come il Gambero viola, rosmarino bruciato e limone al sale, la Coda di rospo alla Rossini, la Ricciola con miso piccante, bieta e carota di Maccarese, lo Spaghettino con crudo di gamberi, tartufo e limone.
Due i menu degustazione: i Pochi ma Buoni e il Libera-mente, in cui vince la fantasia dello chef come un pendolo tra crudi e di cotti. La carta dei vini spazia lungo lo Stivale con una selezione più attenta sul Lazio e incursioni in terra di Francia. Da non dimenticare che Claroni, dopo anni di studi ed esperienza sul campo, ha creato anche la Bottega degli stagionati e dei salumi di mare, dove si possono trovare speck, bresaole, salsicce, coppiette, lardi a base di pesce. Si può pranzare o cenare anche nel nuovo dehors appena ristrutturato che si affaccia sul passeggio della suggestiva via di Torre Clementina, cuore del centro storico della città.
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Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose