Sulla bellezza del posto, del perfetto punto di ciano alle pareti e della vista lago si è detto molto. Sui piatti iconici, i successi e le scalate in classifiche varie ed eventuali, idem. Non possiamo però che incoraggiare quella che è ormai una missione degna di Giochi senza frontiere, ovvero prenotare un tavolo al Lido 84, perché continua a convincere il menù degustazione Oscillazioni così come infrastruttura narrativa e regolatrice del sistema creativo di Riccardo Camanini.
Andando a scomodare le teorie di comunicazione nelle sue citazioni più celebri, (anche) il medium è il messaggio: in questo senso, Oscillazioni è a tutti gli effetti un canale espressivo che ordina picchi a volte molto estremi di acidità come di sapidità, piatti perfettamente riusciti di menù passati, modificati a seconda dello stato d'arte della ricerca, o incursioni del tutto nuove. Un rollercoaster intuitivo di movimenti sicuri, determinati, da consigliare anche ai neofiti.
I tre cult (Rigatoni in vescica, Riso all'aglio nero e frutti rossi e lo Spaghettone al lievito di birra) sono comunque ordinabili e vengono sapientemente innestati lungo il percorso tracciato dal menù degustazione. Ma siamo certi che la memoria più vivida che conserverete sarà quella di Pane e ostrica, della sua riuscita complessità di affumicato e pino mugo in rincorsa, della Zuppetta fredda di fave e marinda e della setosità quasi voluttuosa dello zabaione che accompagna la Torta di rose.
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Tavoli all’aperto
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Convinta che si possano cavare storie anche dalle rape, è da sempre dedita alla gestione di contenuti, narrazioni e parole dell'enogastronomia. Dal 2024 è editor di Topic Edizioni.