Insomma c'è questo stradone, che allinea la Marina di Gioiosa Ionica come una riga tirata sulla carta millimetrata, parallelo alla ferrovia ed al mare, che poi è la cifra urbanistica di tutta la Calabria ionica in realtà, e il mare di qui si chiama costa dei Gelsomini, che ci crescono e vi attanagliano le froge quando è stagione e tocca a loro, e non potete fare a meno di chiedervi come fanno qui ad avere davanti un mare così bello, sotto il culo una terra da mal di cuore e tutto intorno tirar su muri a forma di palazzi "che prima o poi li finiranno" che sembra abbiano tutti studiato su Minecraft.
Però, mentre ve lo chiedete e visto che siete sullo stradone, cercate l'insegna un po' schiva del Gambero Rosso e fermatevi alla tavola bella degli Sculli che da questo splendido mare e questa terra da mal di cuore tirano su ogni giorno una spesa straordinaria, e Riccardo ve la cucina con passione palpabile e eleganza meridionale, e Francesco e Tiziana ve la raccontano con garbo raro e eleganza meridionale.
La cucina sta tutta sul territorio calabrese e lo racconta principalmente attraverso il prodotto vivendo al comtempo l'enorme bagaglio di tradizione in maniera assai libera, la cifra stilistica è tutta in una cucina che cerca l'armonia assai più dell'effetto, intima, scarna, pulita, dritta. Il Polpo con maionese di pomodoro stracciatella e basilico, lo Spaghetto con vongole datterino capperi e polvere di olive, la Cernia con porro limone e muggine sono i piatti che ci sono piaciuti di più.
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meridionale del 1963, ha tre figli perplessi e una moglie paziente. Il resto va e viene sotto il suo sguardo basito