Passeggiando sotto ai portici del centro di Pinerolo si scorgerà, a un certo punto, una luce a una finestra filtrare da rassicuranti tendine a balze. Elementi, questi, testimoni di un tempo andato in cui Trattoria Zappatori significava "solo" un'insegna di famiglia, senza tentazioni avanguardistiche né velleità che non fossero, semplicemente, quelle offerte dalla tradizione del posto.
Oggi, accanto alla stessa tradizione che sopravvive aggiornata - ed enfatizzata - anche nel vezzo di riproporla con l'aggettivo possessivo nel menu, Trattoria Zappatori è il regno espressivo dell'autodidatta, nonché figlio d'arte Christian Milone, che si sta imponendo sulla scena gastronomica nazionale per un talento istintivo che non esitiamo a definire visionario. Da saggiare nella sua Gastronavicella, ovvero nel posto riservato al nuovo che, nelle sue corde, appare sempre squisitamente concreto. Parte del divertimento, qui, e della sua abilità, consiste nella possibilità che offre di attingere da entrambi i menu senza inibizioni: ed è proprio questa l'unità di misura della sua concretezza, tale da esser stata ribattezzata bonariamente come cucina terragna da alcuni suoi compaesani perché meglio si esprime nella ricorrenza di elementi dell'orto che Milone ammantata di suggestioni amare, acide e quando non terrose, appunto, come fa nel Risotto ai funghi porcini con terra di bosco e anice stellato.
Il tutto, non senza una tecnica che gli permette di sistemare egregiamente una lepre a metà strada tra il Civet e il Royale o di concepire un fantastico purè, omaggio a Joël Robuchon.
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet
Christian MiloneGnocchi al prezzemolo e vongole
Christian MiloneTagliatelle verdi
Christian MilonePasta ai 4 formaggi
Christian MilonePralinato, Toma Blu, arancia amara
Christian MiloneSoffice verde e formaggio cremoso
Christian MiloneUovo e uova