Il fascino dell'antico si percepisce immediatamente, già all'ingresso del ristorante Cibus di Ceglie Messapica. Qui infatti si scopre la rara suggestione di ambienti un tempo appartenuti a un convento di monache, con sale imbiancate a calce e raccolte intorno a una vezzosa corte che fa da cornice alle cene estive. E il fascino si ripropone nei caldi arredi rustici e nei tavoli di legno grezzo apparecchiati per gli ospiti; nonché nell'affettuosa e non formale accoglienza della famiglia Silibello, tale da mettere a proprio agio tanto i clienti abituali quanto i turisti stranieri.
Si tratta di una famiglia di ristoratori di razza, interamente impegnata nell'attività con ruoli e compiti diversi, e con a capo il mitico patron Lillino Silibello, abilissimo selezionatore di prodotti e capace di tenere sotto controllo ogni situazione con un'occhiata. E poi ci sono i piatti preparati da Angela Nigro aiutata da Camillo Silibello, piatti che sono il risultato dell'incontro tra l'eccellente qualità delle materie prime del territorio e il filologico recupero di un atavico sapere culinario.
Si parte apparentemente in sordina con la meravigliosa Zuppa di cicerchie, bietole selvatiche e crostini di pane, e quindi si sale d'intensità con i sapori incredibili della Sagnapenta al ragù con ricotta forte e mollica fritta, e della Pecora cotta nel tegame di creta sul fuoco di legna. Se la cantina è interessante e ben articolata, l'assortimento dei formaggi curato da Lillino merita un'ovazione.
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Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose