Al piano terreno del palazzo del seminario vescovile di Conversano, e affacciati su un grazioso giardino che d'estate può ospitare il dehors, si trovano gli ambienti interni del Ristorante Pashà. Qui l'antichità delle ampie sale si coniuga con il raffinato comfort degli arredi, fino a raggiungere la splendida cantina ipogea. Il personale è giovane e dinamico, e si muove in perfetta sincronia, anche grazie al vigile controllo del patron, Antonello Magistà.
Juan Pablo Nieva non sbaglia un colpo circa gli abbinamenti cibo-vino, e la gentile e cordiale accoglienza della maitre Rossana Minunni (e di Mariella Perricci) predispone bene alla degustazione delle diverse portate, che con eleganza e un pizzico di ironia rielaborano in chiave moderna la classicità territoriale. Ne sono artefici Cosimo Colucci e Michele Spadaro, che partono con una serie di sfiziose chicche, per poi procedere con una personale interpretazione del Riso, patate e cozze che merita un applauso. Sulla stessa linea lo Gnocco di patate ripieno di pesce da zuppa con la sua bisque.
professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da oltre vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno
Tavoli all’aperto
professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da oltre vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno