Bon Wei rappresenta un modello. Non è – non è mai stato – il ristorante cinese “all’angolo”, il locale senza pretese dove mangiare cucina etnica. Non è nemmeno ascrivibile al fine dining puro, i piatti riprendono la tradizione (anzi: le tradizioni) della cucina del Celeste Impero, certo dando loro veste ed eleganza contemporanee, ma rimanendo piuttosto fedeli al modello di partenza. È, quindi, una “terza via”, un indirizzo borghese che ben testimonia l’acquisita “normalità” del cibo cinese a Milano, il fatto che sia ormai entrato a far parte stabilmente delle opzioni gastronomiche dei cittadini ambrosiani. Non più un esotismo per appassionati ma un figlio adottivo riconosciuto stabilmente.
Lo chef Guoqing Zhang fa il suo, sempre bene, regalandoci di tanto in tanto anche qualche novità ispirata ai piatti della madrepatria. Il figlio Le Zhang, che amministra sala e cantina, fa anche meglio: è lui ormai la punta di diamante, il Bon Wei è un ristorante elegante, un locale consolidato e affidabile che brilla per servizio e carta dei vini. Ci si sente a proprio agio, coccolati. Si sta sempre bene.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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