Ci piace sempre tornare al Bon Wei perché negli anni la capacità di Le Zhang, figlio dello chef, di accogliere gli ospiti non ha perso l'umanità e la cortesia che l'hanno sempre contraddistinta, guadagnando però in competenza ed esperienza. Incarna così l'idea stessa di "ristorante di livello, dove andare anche con gli amici". Un po' casa.
Ci piace sempre tornare al Bon Wei perché consente un'esperienza unica, un viaggio nell'immensa cultura culinaria cinese grazie all'idea di proporre - con scelta anche culturalmente e didatticamente meritoria - le otto diverse tradizioni gastronomiche di quell'immenso Paese, in 24 ricette che, così ben eseguite, sono praticamente impossibili da trovare. Non è un progetto improvvisato, ma che si è sviluppato negli anni, e che ha trovato finalmente compimento.
Ora ci piace ancor di più tornare al Bon Wei perché, terminato questo focus sulle tradizioni (che innerva buona parte del menu) lo chef Zhang Guoqing è passato ad altre ricerche, sia mai sedersi sugli allori. E allora - complice un viaggio di aggiornamento nel proprio Paese - ha cominciato a elaborare piatti in evoluzione, spostando sempre più lo sguardo sulla tavola cinese contemporanea. Lo hanno dimostrato, ad esempio, i piatti dedicati al Capodanno cinese, come il Riso e foie gras, il Riso Venere piccante con La Chang e granella di nocciole, la Cernia gialla croccante, aglio nero, mandorle e peperoncino, la Costina di manzo Guo Qiao in salsa al pepe nero. Carta dei vini con un’ottima selezione di etichette italiane e internazionali. Non manca una proposta di whisky e di tè pregiati.
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articolo a cura degli autori Identità Golose