Gigi Penello, il patron, dice che lui "sarebbe in pensione", ma ovviamente è più attivo, entusiasta e moderno che mai. Uno che non sta al passo con i tempi ma li precede, da sempre. Infatti la cucina del Caffè - un must inconfondibile per lo stile - è nuovamente sbarcata a Venezia, e questa volta dentro il Venice Venice Hotel, che oltre a essere bellissimo, fra i suoi meriti ha anche quello di avere una proprietà veneziana (anzi, mestrina), giovane e fuori dagli schemi, a cominciare dal sito web, per dire, ma anche nella filosofia, esposta in un vero e proprio manifesto che mette nero su bianco il modo di intendere Venezia, l'ospitalità, l'accoglienza.
Alla casa madre, invece, l'unica novità, se vogliamo, sono i tavoli esterni apparsi un anno fa, effetto-pandemia - potremmo dire - ma almeno un effetto positivo, se ce n'è uno. Per il resto nulla cambia (anche se poi il menu regala sempre qualche sorpresa, nel rispetto di una formula immutabile che ormai da decenni mette tutti d'accordo grazie ad una clientela fissa che non ha mai fatto passare di moda questo locale, visto che agli affezionati clienti degli esordi si sono via via aggiunti figli, figli degli amici e persino qualche nipote (eh già, il tempo passa, inesorabile).
Per cui è sempre un piacere sbirciare la carta e assaggiare le Pseudo pizzette o i Fusilli soffiati al tartufo nero, il Cappuccino di melanzane, il Club Sandwich ai crostacei, l'Hamburger di gamberoni o l'Asado di manzo, fra novità e grandi classici, come il super filetto all'Amarone. E i dessert? Un trionfo, fra gusto, divertimento e presentazione.
+39041634100
Tavoli all'aperto
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veneziano, giornalista, una vita dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso), cura da dieci anni "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia