Il Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio ha superato il suo centenario sotto la guida della famiglia Bucher. Da cotanta storia ci si aspetta un menu che rispecchi i fasti della tradizione. Ma non è così: nel suo menu Ettore Bocchia abbina la cucina francese della «Belle époque», tributo al suo amato Georges Escoffier, definito «cuoco dei re e re dei cuochi» alla più ardita cucina molecolare, uno degli ultimi esempi in Italia. «Un viaggio nel tempo che coinvolge il palato fra sapori e tecniche del secolo scorso, fino ad arrivare alla sperimentazione più pura», così definisce il suo menu a mano libera da 7 portate.
Oggi si trova anche un menu dedicato alla grande cucina italiana e alle sue migliori materie prime. Tra le proposte, i Ravioli di pasta fresca ripieni di pavone serviti con il suo brodetto e funghi misti, il Luccio del lago con crema di riso e caviale Asetra Gold, il Riso Carnaroli mantecato alla mandorla di Noto, spugnole e tartufo nero, l’Anatra selvaggia in due cotture con salsa perigord. Per finire in dolcezza ci sono l’Infuso di Rabarbaro con bottoni morbidi alla frutta e il Biscotto alla nocciola con ganacheal cioccolato, spuma di latte al gruè, salsa al caffè e liquore Borsci.
Sempre in carta alcuni piatti diventati iconici, come la Canard à la presse servita in due portate, con due maestri del servizio di sala che ne onorano la raffinata preparazione, si trova oggi. Da aprile a ottobre inoltrato si mangia comodamente seduti nella bellissima terrazza con vista sul parco privato e sul Lago di Como.
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Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose