Tutto è vocato alle coccole e all'accoglienza in questa stube nell'Hotel Europa in centro ad Asiago, luogo di villeggiatura invernale ed estiva, dove i turisti vengono per rilassarsi. Nonostante la giovane età, lo chef Alessio Longhini questo concetto l'ha metabolizzato alla perfezione confezionando un menu che guarda senza indugi alla tradizione e alla valorizzazione dei prodotti della montagna, a partire dalle erbe e dalla selvaggina, pallino del cuoco.
Due degustazioni, uno con la memoria dello chef e il secondo a sorpresa, dove Longhini osa di più (attingendo anche a influenze orientali, a lui tanto care), pescando dalla carta, ma anche creando al momento piatti del giorno in base a quello che arriva dai fornitori locali. Il ragazzo ha voglia di sperimentare, ma avendo ben presente che non ama le note acide ed amare e dunque i suoi piatti hanno sempre una nota rassicurante, possono non arrivare tutti a stupire, ma sicuramente piacciono e strappano un sorriso.
Se ordinate alla carta il consiglio è di affidarvi ai due capisaldi della cucina dello chef, che esegue a memoria, il riso e la selvaggina. Longhini è pure pasticcere per cui abbandonatevi a occhi chiusi anche alle coccole finali. La carta dei vini è ampia e ben costruita, in passato l'investimento è stato lungimirante sia sui locali che sui nazionali. E in sala è tornato Jgor Tessari, già maitre dell'anno per questa Guida.
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Ristorante con camere
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cronista che ama la fotografia, cucina spesso per gli amici, cui offre sempre del buon vino. Vorrebbe morire viaggiando