Via dei Georgofili, dedicata all'antica accademia agricola, è una bella strada poco distante da Ponte Vecchio, difficilmente si può evitare di incrociare lo sguardo con quella fioriera con gli olivi, ricordo di una strage. Ma la malinconia passerà presto entrando nel ristorante di Marco Stabile. Il locale è bello, sulla destra una porta a vetro fa vedere cosa succede in cucina e la medesima vista, questa volta più ampia, dalla sala principale. I posti tavola sono adeguati allo spazio. Illuminazione e musica perfetta. Impreziosisce il tutto un affresco di Gianluca Biscalchin, che si è ispirato alle grottesche dei vicini Uffizi.
Lo chef, da tempo, ci ha abituato a riportare alla luce vecchie ricette della tradizione e lanciarle nel futuro, ma non c'è solo un lavoro di ricerca per quanto encomiabile. Stabile prende ispirazione per i suoi menu da ciò che osserva: dalla realtà quotidiana e dall’arte, dalla cucina dei ricordi e da quella che sarà; è un visionario pragmatico. Molto gli deve la cucina fiorentina contemporanea, nel corso di questi anni, ha riportato alla luce, e fatto godere a noi avventori, antiche varietà. Un uso dell'olio contemporaneo e mille altre bontà.
autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali
autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali