Dalle ampie vetrate si gode della vista della splendida piazza San Marco, mentre l'ambiente trasmette il calore voluto dall'archistar Philippe Starck. Un contesto ideale per consumare un pranzo orchestrato dalla maestria di Massimiliano Alajmo, così come riverbera su una brigata di cucina che opera in sintonia perfetta con la squadra della sala, gestita in modo magistrale dal giovanissimo nipote Giovanni.
Il menu è suddiviso in quattro atti, ognuno con preparazioni e sfaccettature superlative, tutte basate sulla laguna e il territorio circostante. Nel primo atto arrivano i quattro piatti dell'antipasto: fiore di zucca gratinato con bietola e salsa gorgonzola, per esempio. Al secondo salgono in cattedra i primi piatti: Risotto ai frutti di mare con gelato di moscardini. Il terzo atto sono i secondi: Asparagi affumicati con salsa romesco e tartufo nero estivo. La pipa alla frutta fa da prologo ai dessert supergolosi (quarto atto). Carta dei vini impareggiabile.
Quadri è un locale uno e trino: oltre al ristorante al primo piano c’è il Quadrino (Bistrot) e il Gran Caffè Quadri con un menu vista Basilica che ricorderete a lungo.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)