Lo chef Alfonso Caputo prosegue vento in poppa a lavorare per la transizione sostenibile della Taverna del Capitano, mosso dalla dedizione per il prodotto locale campano che da sempre lo contraddistingue. È bello sentire il suo profondo rispetto per una terra che tutto ha dato a lui e alla sua famiglia e a cui, in cambio, ha offerto la sua intera vita.
Il cuoco si è messo al servizio per dare voce al patrimonio culturale e alle attività produttive di prossimità: i pescatori, i coltivatori, gli allevatori, i produttori per lui non sono aziende ma persone per cui nutre sincera gratitudine e da cui riceve l’energia per dare vita a piatti unici che siano espressione di questa realtà (come il Palamito su pietra di mare con marmellata di arance e le Linguine trafilate in casa con alghe ed estratto di gamberi) e, come tali, si imprimono a fuoco nella memoria dell’ospite insieme alla vista delle meravigliose scogliere. In questa direzione la famiglia e, in particolare, la sorella/sommelier Mariella Caputo, procede compatta, sostenendo, da oltre 50 anni, un’economia circolare ed etica. In più, ogni anno viene messo un tassello nuovo nel rinnovamento della loro magnifica casa: al momento in cui scriviamo, ferve la nuova fase di lavori strutturali per portare la sala del ristorante gastronomico sull’apice del palazzetto dove (forse già da questa stagione 2023) la cucina di Alfonso si aprirà direttamente sulla terrazza sul Tirreno.
Cosa rende grande questa famiglia? La sua capacità di evolversi e di non accomodarsi mai sugli allori, continuando a rimanere sulla cresta dell’onda.
+390818081028
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
+3903770407816
giornalista, da vent'anni (e oltre!) si occupa di comunicazione e marketing enogastronomico e alberghiero. Ha scritto per L'Espresso ed è docente per scuole di specializzazione post lauream