Se il primo amore non si scorda mai, le Storie d’amore sono sempre le più appassionanti e quella che scrivono da tempo Davide (in cucina) e Massimo (in sala) con i propri clienti lascia sempre il segno. Insomma anche Storie d’amore non si scorda mai.
A cominciare dalla sala che racchiude la location in modo originale, che dall’esterno sembra sfuggire a questa sensazione: e invece una volta dentro si spalanca un mondo pieno di sorprese. Va detto che c’è una grande attenzione al territorio e alla qualità delle materie prime: è viva la collaborazione con aziende locali di primaria importanza di natura biologica per l’allevamento di manzo e agnello, mentre tutta la verdura proviene da produzione propria o dagli Orti di Venezia, garanzia di qualità.
È come aprire uno scrigno, entrando nel mondo di Filippetto, ricco e variegato di sorprese: ecco il Radicchio tardivo alla brace, marinato ai lamponi, lamponi fermentati, polenta all'olio e pistacchio; la Zuppa di granchio nuotatore, panna acida, gnocchetti di broccoli, kaffir lime; ma non va per nessun motivo dimenticata la Pasta e fagioli, piatto estivo ma qui non solo, che ribalta la tradizione attraverso un gelato composto con il legume e i tubettini cotti in un’acqua di vongole e poi messi insieme.
Non manca un’ottima carta dei vini, dove spiccano la presenza di oltre 200 etichette di champagne e un carosello di distillati da accontentare chiunque, che Massimo cura con grande passione e competenza da sempre.
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critico cinematografico, è stato anche giornalista sportivo per oltre 20 anni, con voglie cantautorali, passione gastronomica e viaggiatore curioso del mondo