In cima alla classifica della World’s 50 Best: il miglior ristorante del mondo. Oggi, per tutti o quasi, è questo il Mirazur di Mauro Colagreco, classe 1976, argentino con radici italiane e francese d'adozione, artefice di un piccolo miracolo. In pochissimi avrebbero scommesso su di lui quando nel 2006 investì 25mila euro in quel ristorante sul confine tra Francia e Italia. Ci è riuscito con una cucina che non sceglie mai la strada degli effetti speciali, ma che racconta l'essenzialità dei prodotti e l'armonia tra le culture del Mediterraneo. Che celebra l'identità affascinante e articolata di una Costa bellissima, in cui il profumo del mare arriva fino alle vicinissime Alpi.
L'orto di Mauro Colagreco è, ad esempio, un elemento centrale di questa proposta: elementi vegetali che si prendono il centro della scena e che caratterizzano una cucina ben più che stagionale. Giornaliera, viva. Anche per questo, da quando sono arrivate le tre stelle Michelin, l'offerta del Mirazur è concentrata in un unico menu degustazione (si possono chiaramente chiedere piccole variazioni in base a intolleranze o gusti), tutto dedicato a utilizzare solo il meglio di quanto arrivato in giornata. Ogni visita riserverà quindi qualche sorpresa, insieme a grandi classici come il San Pietro con purè di sedano rapa e salsa affumicata ai frutti di mare.
Splendidi gli interni, che fanno quasi pensare di trovarsi all'interno di una lussuosa nave, in una placida crociera, accompagnati da un servizio preciso nel dispensare sorrisi, ma anche nel dimostrarsi interprete di un classicismo formale molto francese.
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giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
Twitter @niccolovecchia
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