Due stelle Michelin dal 2012 e il terzo posto nella classifica The World’s 50 Best Restaurants 2018: sono certamente riconoscimenti che suscitano l’interesse degli appassionati gourmet. Ma sono anche fattori che potrebbero inibire qualche lettore di questa Guida nella scelta del ristorante che Mauro Colagreco, classe 1976 e argentino di La Plata, ha aperto nel 2006 in un bell’edificio che domina Mentone e il prospiciente Golfo della Pace; risalente agli anni Trenta e poi sapientemente ristrutturato nel 2001 e incastonato in uno sperone roccioso tra palme e arbusti di macchia mediterranea.
Ma non si badi solo ai premi. La cucina del Mirazur merita di essere provata perché è sì una cucina di altissimo livello, ma inclusiva e non esclusiva, vale a dire rivolta a pochi eletti. Basti pensare alla pari dignità, rispetto alle altre portate, conferita al pane, con l’importanza simbolica che esso possiede in termini di energia, riproduzione e condivisione. Fatto in casa e presentato ai commensali dopo l’amuse-bouche, sancisce il vero e proprio inizio del percorso degustazione.
Qualunque sia il viaggio intrapreso, dal menu a mano libera a quello dedicato ai grandi classici del Mirazur, Colagreco propone piatti caratterizzati da una netta identità territoriale, sia essa di mare, orto o montagna. Sono realizzati con ingredienti, prevalentemente vegetali, che cambiano quasi giornalmente, più che stagionalmente, e sono attualizzati con tecnica, creatività e contaminazioni italo-franco-argentine. Retaggio delle sue origini familiari e del suo brillante cursus honorum.
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millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktail, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare
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