Da anni Raffaele e Michela stanno viaggiando seguendo la loro buona stella (Michelin), il cui arrivo tempo fa (ormai sono due lustri) ha rafforzato la voglia di entrambi, in cucina e in sala, di fare del cliente un ospite coccolato.
Partendo da un’osteria, in una data che torna al passato per una trentina d’anni, oggi governano un ristorante costantemente apprezzato, capace di rinnovarsi con equilibrio e attenzione, a cominciare dalla location spaziosa e luminosa, che nella sua raffinatezza non si esprime certo con freddezza. Insomma siamo in un luogo dove la passione si sposa alla cultura del cibo, attraverso la conoscenza del territorio e delle sue eccellenze, che qui trovano combinazioni continue, capaci di esaltare il gusto e il piacere.
E poi l’attenzione per l’ospite: ad esempio, il tavolo Speak easy, riservato al massimo a 6 persone, è un’esclusività della casa, dove l’obbligatorietà di parlare piano tra i commensali è indice di grande civiltà. Ma oggi è tempo anche di guardare altrove, con una collaborazione a distanza: una consulenza esterna con il Grand Hotel Angioleri di Vico Equense, avviata con grande soddisfazione. Nel frattempo per chi si avventura dalle parti di Scorzè, ecco le proposte allettanti di ben 3 menu (Contemporaneo, Laguna, Italia/Francia) e una carta ricchissima di formaggi, che permette anche una degustazione completa a 36 euro. Tra i piatti classici e indimenticabili spiccano sempre gli Gnocchetti alla veneziana (antica ricetta) e tra le novità merita citazione la Mozzarella di mandorla, oliva, pomodoro, frutta rossa e crudità di pesce.
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critico cinematografico, è stato anche giornalista sportivo per oltre 20 anni, con voglie cantautorali, passione gastronomica e viaggiatore curioso del mondo