Lorenzo Viani, regista di quest’insegna, ama raccontare come fu il prozio, suo omonimo e celebre pittore e scrittore espressionista, a far scoprire alla raffinata società europea della Belle Époque il fascino dei bianchi picchi delle Alpi Apuane, la maestosità della costa e la veracità degli abitanti di Forte dei Marmi. Lorenzo è onnipresente tra i tavoli del locale, ma da qualche anno è Chiara, la figlia, insieme al compagno Matteo Tognetti, a dedicarsi con grande entusiasmo e sensibilità a quest’insegna che è divenuta un’istituzione in Versilia grazie agli straordinari prodotti con i quali si realizzano gustosi piatti ormai dal 1981.
Oggi Forte dei Marmi è molto cambiata, così come la cucina di Lorenzo si è evoluta, nonostante l’interprete ai fornelli sia sempre lui, l’istrionico Gioacchino Pontrelli. La sua è una cucina improntata sul pesce che in questa zona si trova di una freschezza rara, e come lui stesso ama ribadire: “Il pesce ha 24 virtù, ed ogni ora che passa ne perde una”. Accanto ai piatti classici come le Bavette sul pesce e gli Spaghetti alla versiliese, si sono fatte sempre più spazio proposte creative come il Quadro d’autore con caviale o il Sandwich di triglia e scarola su gazpacho di pomodoro verde.
I piatti elencati in carta sono ogni giorno oltre 50 tra cui anche alcune proposte di terra davvero interessanti, una carta molto ricca rispetto a qualsiasi altro ristorante che si rispetti, che può essere prodotta e servita solo da uno staff di cucina e di sala che lavora in modo eccellente, competente e professionale.
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)