Il percorso di Stefano Pinciaroli parte da lontano. Allievo di Daniele Sera all'epoca del Grand Hotel a Firenze. Era già un giovane cuoco ai tempi di Borgo Lunardi, e già se ne intravedevano le potenzialità e la passione.
Chef orgogliosamente legato a quel territorio vasto della provincia di Firenze che confina con quella di Pisa. Cerreto Guidi con la sua Villa Medicea è il luogo della cucina e del cuore. Zone dove l'idea di fine dining è arrivata con ritardo nel pubblico vasto. Il cuoco ha da sempre valorizzato però le tante eccellenze del territorio, costituendo una sorta di ambasciatore virtuoso dei prodotti dell'Empolese Valdelsa. E così fa ancora oggi.
Un oggi radioso che lo vede inserito in un contesto di grande prestigio. Villa Petriolo, Il complesso rilevato dall’imprenditore messicano Hector Cuadra e Daniele Nannetti – svariati ettari di azienda agricola biologica con camere, ulivi, vigneti, fattoria e allevamenti, una Spa e l’obiettivo, raggiunto, di diventare una struttura autosostenibile a 360° – ha dato a Pinciaroli l’occasione per raddoppiare la propria offerta, affiancando a quella gourmet del PS un’anima più popolare nell’adiacente Osteria di Golpaja (che riprende il nome da uno dei poderi storici di Villa Petriolo).
Premiato recentemente proprio per questa attenzione alla sostenibilità, ma anche per una cucina felicemente matura e come sempre equilibrata. L'attenzione alla tecnica, ma poco legato alle mode gastronomiche, solido ma fantasioso, sta davvero volando alto.
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose