Il ristorante come ritiro dove poter esprimere se stesso e pacificare le tensioni interiori attraverso la creazione gastronomica. Giuliano Baldessarri e la sua originalissima e vitale cucina si offrono in pasto agli ospiti disposti ad aderire, parzialmente o in toto, alla formula esperienziale da lui progettata. Tre sono i livelli di degustazione cui corrispondono altrettanti menu: Iniziazione, Sperimentazione e Perdizione. Si procede per gradi, uno dopo l’altro, e si arriva al terzo solo dopo aver provato i precedenti. In sintesi per raggiungere la ‘verità’ di Baldessarri occorrono tre visite.
Ma ne sarà valsa la pena perché lo chef, noto anche per cucinare inguainato in una tuta di latex per raggiungere la massima concentrazione sul gusto e sul gesto ai fornelli, partendo da ingredienti straordinari e talora rari, troverà inedite chiavi di lettura, capaci di intensificare le percezioni dei sensi e sorprendenti per piacevolezza di gusto, al di là di ogni aspettativa. Sopraffatti dall’ascesa catartica nell’esplorazione del gusto, emergerà che la ‘follia’ (o la visione) di Baldessarri ha senso (e come!) e che all’Aqua Crua c’è uno chef che va ancora scoperto del tutto.
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma
Tavoli all’aperto
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma