Foto Maurizio Camagna
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Il food design, le discipline scientifiche, l’industria alimentare: nel curriculum e nelle attività di Roberto Carcangiu si incrociano un po’ tutte le contaminazioni con cui la cucina professionale si è divertita a flirtare negli ultimi decenni, raggiungendo gli esiti altissimi che noi tutti conosciamo. La formazione è quella canonica del cuoco e le soddisfazioni non mancano, nel transito da una stella Michelin ad un’altra. A 35 anni però, dopo una lunga esperienza internazionale, i contatti maturati e approfonditi nelle aree liminari della professione portano Carcangiu a ripensare la sua identità professionale. Nasce così la figura del R&D cooking director, come ama definire il suo lavoro: un’assoluta innovazione nel panorama internazionale. Sono sfide puntualmente vinte, prima fra tutte l’insegnamento, che oggi esercita nelle più qualificate strutture professionali: l’Étoile, Castalimenti, Academia Barilla. Le intuizioni in ambito tecnologico diventano realtà grazie alla collaborazione con aziende importanti, per le quali Carcangiu lavora in veste di consulente per la ricerca e lo sviluppo a fianco di fisici, chimici e designer. Ed è così che insieme ad Angelo Po Grandi Cucine studia piani di cottura. Con il professor Carlo Cannella, celebre nutrizionista, scrive invece uno dei suoi quattro libri, Nutrire la mente in cucina. Last but not least, Carcangiu è socio e fondatore di FoodDesign Studio, un’iniziativa sviluppata con il designer Paolo Barichella per riunire esperienze e conoscenze multidisciplinari, esplorando l'alimentazione sotto tutti i profili al fine di valorizzare la diffusione della cultura di progetto. In particolare il riflettore è puntato sulla nuova disciplina della progettazione di portata, volta alla realizzazione di architetture alimentari contestualizzate. Ricerche che sfociano nel programma di una gastronomia politically correct: è il concetto di Alta Cucina Democratica (o cucina del buon senso), un mix di ottimizzazione nutrizionale e diffusione popolare che può essere agguantato grazie alla conoscenza delle economie di scala. E che hanno il loro meritato feed back ai fornelli, nell’intensa attività di banqueting e catering che Carcangiu continua a espletare per eventi culturali di alto profilo.
a cura di
Umbra di Perugia con residenza a Bologna, è giornalista e scrittrice di cucina. Tra i numeri volumi tradotti e curati, spicca "6, autoritratto della Cucina Italiana d’Avanguardia" per Cucina & Vini
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Il piatto di Annie Féolde e Riccardo Monco di Enoteca Pinchiorri di Firenze. È uno dei quaranta disegni d'autore che compongono il prezioso apparato icpnografico di Chef's Design, nuovo libro di Francesca Tagliabue
Alcuni degli chef aderenti a Ristoranti contro la fame. Riconosciamo, tra gli altri, Tommaso Arrigoni, Cesare Battisti, Strefano Cerveni, Alberto Gipponi, Wicky Priyan
Molti big all'incontro di Milano. A sinistra Roberto Cargangiu e Lino Stoppani, dietro di loro Enrico Cerea, Claudio Liu e Alessandro Pipero. A destra Claudio Salder e Cristina Bowerman, dietro Ciccio Sultano, Davide Oldani ed Enrico Buonocore