Brambilla-Serrani
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La cucina non è solo un’officina di sapori, un territorio di vitalità creativa e disciplina; in alcuni casi, è un grande incubatore d’umanità, una via transitoria, una membrana sicura in cui rinascere. Un lungo viaggio, spesso in salita, la cui meta ultima è, oltre che il concepimento del gusto, un riscatto sociale, la gioia di avercela fatta. Un’orchestra di gesti che si susseguono, ritmi che si infittiscono e poi si rilassano, si ripetono per riuscire ogni giorno a creare da poco, qualcosa di buono, con la sicura consapevolezza di poterlo fare attraverso le proprie mani.
Ed è così che è accaduto per Zouhaira Mahmoudi, una giovane donna che migra dalla Tunisia e arriva in Italia, a Modena: qui, proprio la diventa cucina quella porta aperta che inaugura, per lei, un nuovo corso. Assieme a Vida, Fanta e Mercy è stata tirocinante dell’ultimo ciclo di formazione organizzato da Roots, un progetto, ma da qualche giorno uno spazio di co-working al mattino e ristorante alla sera. Qui, di volta, in volta, una squadra di donne provenienti da Paesi diversi condensano in un menu degustazione da condivisione, la tradizione delle loro tavole. È uno degli ultimi traguardi (ancora in piena crescita ed evoluzione) dell’AIW, l’Associazione per l’Integrazione delle Donne di Caroline Caporossi, ideato assieme a Jessica Rosval, chef resident del ristorante e dimora Casa Maria Luigia, nonché co-fondatrice di Roots e sua direttrice culinaria. Il corso ha lo scopo di garantire a giovani donne migranti di rinascere, gettando le loro radici nella comunità modenese, e quindi di ricevere una formazione completa, non solo per potersi muovere con sicurezza in una cucina professionale, ma anche per far fronte ai labirinti burocratici che rendono il processo d’integrazione un iter complicato.
Ebbene, per i prossimi tre mesi, con il menu Tunisia, Camerun, Ghana e Guinea di Roots sarà possibile godere dei meravigliosi piatti della memoria di Zouhaira. Dal mondo, a Modena, poi dritti al cuore.
a cura di
Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
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Claudio Ceroni e Paolo Marchi sul palco di Identità Milano 2022. Foto Brambilla-Serrani
Le mani di Zouhaira Mahmoudi mentre prepara il cous-cous, sul palco di Identità di Pasta assieme alla sua mentore Jessica Rosval. Tutte le foto sono a cura di Brambilla/Serrani