Luciano Zazzeri

Foto Brambilla-Serrani

Foto Brambilla-Serrani

La Pineta

via dei Cavalleggeri Nord, 27
Marina di Bibbona (Livorno)
+39.0586.600016

Luciano Zazzeri si è spento il 18 marzo 2019

Luciano Zazzeri (classe 1956) è ancora bambino quando suo padre per gli strani casi della vita si ritrova a gestire uno stabilimento balneare con annessa piccola osteria. Tutta la famiglia si rimbocca le maniche – le donne ai fornelli e i maschi di casa alla conduzione della spiaggia e poi alla pesca. La storia di Luciano va di pari passo con la crescita dell’attività: all’inizio dopo la scuola dà una mano in cucina, poi fa il bagnino, poi ancora è il mozzo tuttofare sul gozzo dello zio. Si appassiona a tal punto da intestarsi la licenza e mettere in mare anche un’altra barca.

Ma la svolta decisiva è un’eccezionale mareggiata nel 1987: mezzo ristorante distrutto e ricostruzione a tempo di record. Il trentunenne Luciano da ora in poi di giorno si dedica alla cucina e alla sala e la notte va a pescare. Il profumo del pesce respirato fin da ragazzo, la passione, la ricerca e il talento funzionano. La cucina del cuoco-pescatore piace. Il gradimento sale, le voci corrono anche fuori dalla costa e la fama di quella baracca sul mare lo costringono ad abbandonare definitivamente reti e lenza.

La storia dopo è in crescendo: importanti riconoscimenti – la famosa stella Michelin dal 2006 – numerose pubblicazioni – non solo ricette, l’ultima in ordine di tempo: “Cibo Arte Vino Mare – Unicità livornesi” – e il consenso degli amati clienti. La strada percorsa dà i suoi frutti: il prodotto che va in cucina non ha segreti, sa come trattarlo e come proporlo nei piatti, sa valorizzarlo senza stravolgerlo con lavorazioni e cotture al fine soltanto di nobilitarlo. Una cucina intelligente e rispettosa delle materie. Ambasciatore della sua terra, custode dei saperi e sapori della costa toscana: entra in sintonia con tutti, il nobile aristocratico che frequenta quei lidi da secoli ma anche il semplice pescatore.

E quando dal mare arriva qualche prodotto prelibato, anche se quel giorno non è in carta, lo propone con entusiasmo ai suoi ospiti creando capolavori come le seppioline con il loro nero. Stesso entusiasmo di quando prepara in stagione i piatti di caccia - l’altra sua grande passione - declinati con devozione antica degna di cucine patrizie. Ma ci sono anche altri ingredienti per cui dallo Zazzeri è sempre un piacere tornare: la personalità garbata e sensibile a tutto ciò che lo circonda, il piacere sincero di far stare bene i suoi ospiti e di condividere con loro la sua storia, l’intesa che crea con il suo pubblico, il gusto di stare in compagnia e in amicizia.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Chiara Aiazzi

medico, è appassionata di cibo e dintorni. Viaggia, scandaglia, assaggia, gusta e scrive ma soprattutto si diverte a sfuggire alla monotonia culinaria