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Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

Lima di Virgilio Martínez

di Virgilio Martínez
classe 1977, Virgilio Martínez Véliz è l'alfiere più illustre della nuova cucina peruviana. Chef del ristorante Central di Lima, al primo posto nel 2014 e nel 2015 della classifica World's 50Best Latin America, è anche al timone di Lima, quartiere Fitzrovia a Londra (primo ristorante di cucina peruviana ad avere ottenuto una stella Michelin), città cui è seguita una seconda apertura, Floral. Martínez ha fondato Mater Iniciativa, un progetto ambizioso che mira a diffondere la straordinaria biodiversità dei prodotti delle sue terre

classe 1977, Virgilio Martínez Véliz è l'alfiere più illustre della nuova cucina peruviana. Chef del ristorante Central di Lima, al primo posto nel 2014 e nel 2015 della classifica World's 50Best Latin America, è anche al timone di Lima, quartiere Fitzrovia a Londra (primo ristorante di cucina peruviana ad avere ottenuto una stella Michelin), città cui è seguita una seconda apertura, Floral. Martínez ha fondato Mater Iniciativa, un progetto ambizioso che mira a diffondere la straordinaria biodiversità dei prodotti delle sue terre

Lima è una città enorme, con più di 9 milioni di abitanti. E si trova esattamente al centro della costa peruviana. Io ora ho 37 anni e sono nato e cresciuto qui.
Lima è ricca di contrasti e sfumature distinte, di scorci interessanti, col mare blu scuro in vista, la costa desertica e, volendo, le montagne dietro. Alture e vallate verdi che ci fanno sentire molto lontani dai rumori della città.
Le cose preziose da visitare sono tante: l’architettura coloniale, i ristoranti e le cantine, l'arte, la musica e il movimento. Per questo vale la pena conoscerla tutta fino in fondo.

Io vivo nel quartiere di Miraflores, un’area che offre tante possibilità e cose da fare. Da un lato, ci sono le case con le porte in legno scuro, i balconi, i soffitti alti e le maioliche lavorate. Dall’altro, i parchi con gli alberi centenari, i fusti enormi e i tronchi intrecciati come il Parco Mora o il Reducto, dove, dalle 8 del mattino, ha luogo la Bioferia de los sabados. Produttori di coltivazioni biologiche scendono dalle valli e si danno appuntamento di fronte alla chiesa, in una lunga fila di stand che espongono prodotti di ogni genere. E' un momento imperdibile per tutti quelli interessati a conoscere gli ingredienti autoctoni e chi se ne prende cura.

Ma a Miraflores si possono anche fare belle camminate, come quella del pasaje Tarata. Si passeggia fino al molo della Reserva per vedere il Pacifico e la scogliera. Accanto, nel fine settimana, vi troverete in compagnia di ciclisti, gente che fa yoga, skater, parapendisti, bambini, cani, tanti turisti e visitatori da altri quartieri. Farsi una trottata qui al mattino presto, fendendo la nebbia spessa e fredda, è un buon modo per dare il via al tran tran. Più in là nella giornata, con poco tempo a disposizione per sgranchirsi le ossa, un buon Espresso al Café de Harry al Perú Pa' Ti (avenida Armendáriz 546) può schiarirti le idee. E subito ti motiva a prendere un sandwich da Migas, il locale esattamente accanto del bravo panettiere Renato Peralta.

I ragazzi del Café de Harry al Perú Pa' Ti, avenida Armendáriz 546, quartiere Miraflores (foto instagram)

I ragazzi del Café de Harry al Perú Pa' Ti, avenida Armendáriz 546, quartiere Miraflores (foto instagram)

Se avete tempo, a Miraflores si tengono mostre di fotografia e opere teatrali che vale veramente la pena vedere. Ad esempio, questo fine settimana, al centro culturale Ricardo Palma en Larco (avenida Jose Larco 770, +51.(0)1.6177266), c’è una mostra di Abel Bentín. E al Teatro de Lucía attori molto noti a livello locale si offrono a platee ridottissime con opere di grande spessore. Esattamente accanto al teatro, da una casa dai toni gialli spunta una delle ultime grandi balconate del distretto, forse la più antica di tutte, intatta con lo scorrere del tempo.

A noi piacciono molto le colazioni della domenica. El Pan de la Chola è un indirizzo obbligato se sei dalle parti dell’avenida la Mar e così il suo Pane e avocado. Un tempo la zona era poco frequentata, ma si sta lentamente convertendo in un punto di incontro con proposte di mare e altro. El Mercado y La Mar fanno dei ceviche memorabili, che occorre provare se volete iniziarvi alla cucina di qui. Anche provare le specialità nikkei è un dovere se siete in visita a Lima. Maido, sulla calle San Martín è l'insegna ideale e il suo menu degustazione obbligatorio.

Per la sera a Miraflores sono perfette anche le proposte amazzoniche di Amaz o la Barra de Astrid & Gastón a San Isidro (avenida Paz Soldan 290, +51.(0)1.4422775), posti perfetti per passare bei momenti e divertirsi in compagnia.

Nei fine settimana è bello visitare sul presto Barranco: è un quartiere che si sforza di mantenere l’architettura delle ville barranquine del primo Novecento. Facciate imponenti con scalinate enormi, finestre molto luminose con infissi in legno intarsiato, giardini enormi, balconate, corridoi e pavimenti in legno. Alla Torrefazione Bisetti ci prendiamo un altro caffè o anche un dolcetto, al mattino o la sera. Oppure, sulla via del ritorno, un pan de queso alla Panadera, esattamente di fronte alla Canta Rana, un indirizzo simbolo del quartiere per ceviche e frutti di mare, anche a mezzogiorno.

Tostaduria Bisetti, avenida Pedro de Osma 116, quartiere Barranco +51.7139565

Tostaduria Bisetti, avenida Pedro de Osma 116, quartiere Barranco +51.7139565

Essendo il quartiere bohèmienne della città, anche Barranco è ricchissima di attività culturali. Il Museo dell’arte contemporanea (Mac) tiene delle mostre incredibili, e così il Centro Juan Parra del Riesgo, che divide la facciata con il Victoria Bar (Pedro de Osma 135, +51.(0)1.2472180). Anche la Galería Lucía de la Puente, al paseo Saenz Peña. A mezzo isolato da qui c’è una delle botteghe più complete di artigianato, ceramica e opere d’arte: si chiama Dédalo ed è un posto in cui si può anche rimanere per un caffè.

La Bodega Verde del Mac è un caffè con un giardino enorme, per me perfetto per bere un infuso d’erbe o un pasto leggero. Lo spazio aperto all’ombra degli alberi, di fianco al museo, è l'ideale per rilassarsi un poco e scambiar due chiacchiere. Con le erbe e i fiori del fiume Urubamba fanno bibite calde (o macerati al pisco, se avete altre intenzioni).

Se le opzioni per mangiare sono infinite, ci sono dei posti che non dovete assolutamente perdere: La Picantería a Surquillo, col suo stile casuale molto particolare, ha un menu perfetto di cucina peruviana veramente autentica, da accompagnare con un chilcano, i cocktail della nostra tradizione. Il Superba è quasi un luogo di culto: serve birre e bevande a base di pisco che accompagnano cibo criollo tradizionale degli anni Quaranta.

Visitare il centro di Lima può rivelarsi un'impresa snervante per il traffico, ma raggiungere la plaza San Martín e visitare i paraggi della plaza Mayor vale la pena per capire cos’era Lima negli anni della sua fondazione. Camminate fino alla Taberna Queirolo: serve da tantissimi anni comida criolla e bibite al pisco. O andate al Cordano per il pane col prosciutto artigianale più conosciuto in città. Chi ha ancora un po’ di energia, si spinga fino al quartiere cinese, che nacque quando i culí si stabilirono a Lima. E provate uno dei tanti indirizzi di cucina chifa.

Antigua Taberna Queirolo, San Martín 1090, quartiere Pueblo Libre, +51.(0)1.4600441

Antigua Taberna Queirolo, San Martín 1090, quartiere Pueblo Libre, +51.(0)1.4600441

Se a Lima c’è anche il mare, per me è vitale percorrere, anche solo di passaggio, la Costa Verde e arrivare fino alla Punta, dove ci sono posti antichissimi per farsi un ceviche fresco e del pan con pejerrey. In un’ora di viaggio arrivi al Cerro Azul, la spiaggia in cui andavamo da bambini, con i bagnanti del quartiere che sembrano usciti da 30 anni fa. Un tiradito di pesce e finisci la giornata al mare. La Anchoveta Azul è lì da tanti anni, il maestro pescatore sottopone le acciughe a un processo di essiccazione davvero speciale, da provare.

Da bambini andavamo molto spesso in campagna, soprattutto a Cieneguilla, una valle molto vicina, con parecchio verde e pace totale (se non è il fine settimana). Una buona pachamanca e una visita al fiume per tirare alla fine della giornata era tutto quello di cui avevamo bisogno. Oggi c’è la Ladrillera, un ristorante dal menu molto vario e in un posto ideale, rustico e dall’ambiente imbattibile. Oppure gli altri indirizzi tipici che si trovano ai due lati della strada: ci si fa una pachamanca, un cuy, una trota o altri piatti locali. Ma questa stessa calma si può anche trovare in un buon libro. Acquistatelo alla Librería El Virrey, all’Ovalo de Pardo. Ve la consiglio.

Virgilio Martínez
Virgilio Martínez

classe 1977, è chef del ristorante Central di Lima, al primo posto nel 2014 e nel 2015 della classifica World's 50Best Latin America. E' anche al timone di Lima, quartiere Fitzrovia a Londra (primo ristorante di cucina peruviana ad avere ottenuto una stella Michelin), città cui è seguita una seconda apertura, Floral