Brett Graham, chef-patron del ristorante The Ledbury a Londra, 2 stelle Michelin. Australiano di Newcastle, classe 1979, dopo aver lavorato a Sydney, vince un concorso che gli consente di entrare nella brigata di The Square a Londra, al fianco di Philip Howard. Nel 2002 è già "Young Chef of the Year” e 3 anni dopo apre il suo ristorante a Notting Hill. Oggi è anche al timone anche del gastropub Harwood Arms a Fulham, 1 stella Michelin (foto theledbury.com)
La prima volta che ho messo piede a Londra, sarei dovuto rimanerci per 12 mesi. Ma è una città talmente fantastica che dopo 15 anni sono ancora qui. Nel frattempo sono cambiate tante cose, ma ora la sento davvero come casa mia.
Il ristorante è quasi tutta la mia vita: percorro tantissime volte la strada che va da casa nostra, a Richmond Park, fino a Notting Hill. Il parco è uno dei miei posti preferiti, un angolo di pace che mi godo dopo una settimana di superlavoro con mia moglie e il cane Winston. Vedere 450 cervi girare indisturbati per il parco dà sensazioni davvero speciali. E poi mi piace tanto osservare i cambi di stagione. Ora ho portato tutta la famiglia un po’ più lontano, all’Hampton Court Palace, un posto veramente splendido. All’inizio di ogni estate c’è uno spettacolo floreale che vale la pena vedere. Kew Gardens è un altro luogo fantastico, che tutti dovrebbe ammirare.
A Londra c'è una concentrazione incredibile di grandi ristoranti: Hedone, Dabbous, Gymkhana sono quelli in cui sono stato di recente. Vivere qui ti concede una grande possibilità di scelta, in termini di stili e di cucine. Il National History Museum ha una collezione incredibile di artigianato storico. E accanto c’è Petersham Nurseries, un posto bellissimo per pranzare, con dei dettagli nel negozietto che attirano sempre il mio sguardo. E le passeggiate serali estive lungo il Tamigi, all’altezza del distretto di Ham, sono davvero difficili da battere.
[[ ima2 ]]Sono un collezionista: vado a caccia di oggetti imbalsamati di tassodermia o di strani pezzi di legno. Vado a pescarli all’Old Cinema di Chiswick o, sul presto, a Kempton Park. Isaac McHale ha un grande ristorante che si chiama The Clove Club. Lo adoro: lui ha lavorato così tanto per me che è stato fantastico vederlo crescere subito così bene. Ci sono anche bei negozi oltre le porte di Shoreditch ma non è un quartiere che posso dire di conoscere bene.
Nella nostra squadra degli inizi c’era anche Steve Williams, che ora ha aperto il suo bar/ristorante 40 Maltby Street, un posto molto semplice: lui è il miglior cuoco che conosca e quel che cucina ha davvero un sapore. Usciti da lì, entrate pure nella porta accanto di Lassco. Il River Café è invece il miglior ristorante italiano del paese: la combinazione tra cibo, location e servizio ne fanno un’operazione superba, che difficilmente sbaglia.
Se invece sono a Notting Hill, quelle rare volte in cui non sono in servizio, mi fermo sempre da Ottolenghi per un caffè e un ottimo pain au chocolat. Bills serve invece splendide frittelle di mais a colazione: sedere lì al mattino per me è una priorità.
Mia moglie da pochi anni è fioraia: andare al mercato dei fiori con lei è fonte di ispirazione. Qua e là mi capita di trovare qualche petalo per abbellire i canapè o il cioccolato. Mi piace tantissimo il giardinaggio, quindi mi sveglio spesso per raccogliere prodotti per il ristorante come il wasabi, qualche antica varietà di pomodoro, carciofi di Albenga, foglie d’ostrica, shiso o cristalli di mela-cetriolo.
australiano di Newcastle, classe 1979, dal 2005 è chef/patron del ristorante The Ledbury a Londra, 2 stelle Michelin. Suo anche il gastropub Harwood Arms a Fulham, 1 stella Michelin
