Acqua Panna S.Pellegrino Ceretto The Fork

Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

Vico e dintorni di Gennaro Esposito

di Gennaro Esposito
Classe 1970, Gennaro Esposito è lo chef della Torre del Saracino a Seiano, Vico Equense (Napoli), 2 stelle Michelin. Dal 2014 è anche il timone di Mammà sull'isola di Capri, 1 stella Michelin. Dal 2001 il cuoco organizza Festa a Vico, rassegna estiva che porta in Penisola Sorrentina tutti i più grandi colleghi d'Italia

Classe 1970, Gennaro Esposito è lo chef della Torre del Saracino a Seiano, Vico Equense (Napoli), 2 stelle Michelin. Dal 2014 è anche il timone di Mammà sull'isola di Capri, 1 stella Michelin. Dal 2001 il cuoco organizza Festa a Vico, rassegna estiva che porta in Penisola Sorrentina tutti i più grandi colleghi d'Italia

Quello che segue non è uno schema nè elenco compilato ordinatamente, per posizione geografica o cadenza oraria della giornata, ma storie e persone come mi stanno a cuore. Per esempio avreste mai immaginato che una delle migliori pizze l'ho mangiata ai Bagni Leonelli, proprio sotto la Villa Comunale di Sorrento? Pasta ben lievitata, condimenti giusti, cornicione morbido, il gusto antico del pizzaiolo Peppe, vecchia scuola e passione intatta. Certo, i ragazzi spesso gli chiedono di metterci sopra qualsiasi cosa, patatine fritte, wurstel e cioccolato, ma io vi consiglio l'eterna Margherita e sono sicuro che non ve ne pentirete.

Un salto indietro in Penisola e doppio colpo a Seiano. Sulla curva della Statale Sorrentina, proprio all'imbocco del Paese, il Caffè De Simone che, a prima vista, sembra un emporio: giornali, tabacchi, giocattoli, creme solari e gioca lotto. Ma dalla vetrina saltano fuori lievitati vuoti o farciti di gusto insospettabile e assaggi di libidine pasticciera come cannoli siciliani e sfogliatelle ricce e frolle.

Alla curva successiva un cancello apre al visitatore il mondo gastronomico della Tradizione di Annamaria e Salvatore De Gennaro. L'espressione «perderci gli occhi» ben si addice a tutto quello che vedrete in questo negozio e anche a tutto quello che non vedrete ma saprete che da qualche parte c'è. Da un paio d'anni lo spazio esterno davanti alle vetrine è stato riempito di tavoli e sedie perché l'ospite possa degustare formaggi, salumi, pizze rustiche e le splendide carni alla brace cotte al momento, il tutto accompagnato da una selezione di bottiglie da fare impallidire i collezionisti.

Dalla Punta di Scutolo all'ingresso di Meta ci sono 1.800 metri di curve strette, che quando si incontrano due mezzi pesanti sono dolori ma anche di bellezze naturali da commuoversi alle lacrime. E proprio qui in un piccolo angolo belvedere Peppe dei panini (strada statale 145, Scutari, Meta di Sorrento) e il suo furgone aspettano da sempre gli amanti della notte come me, che buttano un occhio alle magnifiche luci della Costiera e le mani sul suo fantastico Panino hamburger, provola e pomodoro.

Il più grande assortimento di prodotti gourmet? A La Tradizione di Annamaria e Salvatore De Gennaro in via Bosco 969 a Vico Equense (Napoli), telefono +39.081.8028437

Il più grande assortimento di prodotti gourmet? A La Tradizione di Annamaria e Salvatore De Gennaro in via Bosco 969 a Vico Equense (Napoli), telefono +39.081.8028437

Poi, nel paese, spesso ci si blocca per un imbuto di traffico e allora cogliamo l'occasione per fermarci, prima al Ristorante Pizzeria Ninuccio che ha costruito il suo successo sull'idea solo apparentemente strampalata del crocchè gigante. Il crocchettone come lo chiamo io, 20 centimetri di sorprendente impasto cremoso e gustoso, lo si mangia in quattro, è insomma la nostra risposta paesana all'omelette di Poulard a Mont Saint Michel con la differenza, non da poco, che non costa 50 euro.

Qualche decina di metri più avanti e proprio di fronte alla piazza artificiale del paese, troviamo il Bar Romano. Se fossimo negli States lo slogan del locale sarebbe: «la pasticceria mignon più grande del mondo». Perché qui non ci sono mezze misure e babà, capresi e delizie al limone soddisfano occhi e pancia. Dal reparto rosticceria non ci perderemmo mai la sfogliatella salta, anch'essa extra large nella forma e nel gusto.

Su e giù per la Penisola Sorrentina, torniamo al paese in cui sono nato, Vico Equense e andiamo indietro nel tempo, quando in un piccolo locale, una pagliarella, si cucinava pasta e fagioli per i furgonisti di passaggio. Poi Luigi Dell'Amura detto “Giggino” mise un forno a legna e si inventò nuove geometrie per la pizza, non più tonda e monoporzione, ma misurata con il metro in più gusti e secondo la capacità degli stomaci dei clienti. Oggi Pizza a Metro è un imponente edificio dove si fabbricano pizze e altri cibi: è diventato insomma un format da esportazione ed è un cult della Costiera.

Scaliamo i Colli e imbocchiamo la strada per Sant'Agata sui Due Golfi. Quattro chilometri prima del paese, una stradina stretta vi porterà fino alla croce del Picco Sant Angelo, il punto più indicato dove guardare il Golfo di Napoli, quello di Salerno ed il profilo dei Monti Lattari. Ai piedi della Croce il ristorante omonimo Santa Croce al Picco Sant Angelo, dove non vi dovete far scappare il Risotto con i gamberoni rossi imperiali. A Sant'Agata, a pochi passi dal Corso e dalla chiesa, è imperdibile la sosta alla trattoria con la T maiuscola di Domenico De Gregorio e famiglia, lo Stuzzichino di Mimmone, un giovane omone con la passione della ricerca, della tradizione e del vino. Non vi elenchiamo tutte le specialità della cucina sorrentina, ma non mancare la Pasta e patate e provolone del Monaco, che filerà dentro il piatto e si pavoneggerà sul bordo. Mangiatevela come vi pare, senza regole imposte: il vostro palato sorriderà comunque.

Il ristorante di Santa Croce al Picco, via Nastro Azzurro 25/bis, Sorrento (Napoli): una spettacolare finestra e uno splendido Risotto con i gamberoni rossi imperiali

Il ristorante di Santa Croce al Picco, via Nastro Azzurro 25/bis, Sorrento (Napoli): una spettacolare finestra e uno splendido Risotto con i gamberoni rossi imperiali

Pomeriggio assolato, poca gente in giro, vi viene voglia di un caffè fatto come si deve, estrazione giusta, crema color nocciola, tostatura forte come piace a noi meridionali, che se sgarriamo di un millimetro ci toccherà bere il legno bruciato, ma non è certo questo il caso del Bar Pasticceria Fiorentino, sempre a Sant'Agata (via Nastro Azzurro 7, +39.081.8780064), dove un buonissimo caffè lo potrete sposare alla meravigliosa Santa Rosa, una sfogliatella con crema pasticcera e amarene, anche servita in versione bonsai.

Una picchiata di 9 chilometri lungo il Nastro d'Oro e piombiamo su Sorrento, la regina della Costiera, e Dio solo lo sa quanto costi a me vicano questa affermazione. In questo breve viaggio ho volontariamente trascurato i locali pluripremiati di miei colleghi che hanno meritata e piena visibilità, ma non posso fare a meno di parlare di Peppe Aversa, prima navigante, poi direttore del bar, pasticceria, gelateria e pizzeria che domina la piazza Tasso, ed infine ristoratore in un locale che era magazzino del vicino Convento di Sant Antonino, trasformandolo dentro e fuori e creando su un luogo che era degradato un delizioso dehors di fiori e colori. La cucina è territorio, una giusta dose di innovazione ed un uso discreto delle tecnologie. Insomma una serata al Buco vale la pena, nell'atmosfera rilassata e familiare di chi fa dell'accoglienza il proprio mestiere.

A pochi metri il Caffè Ercolano (piazza Torquato Tasso, +39.081.8072951), quasi un appendice del Circolo dei Signori, dove leggenda vuole che patrimoni e fortune siano passate di mano al tavolo da gioco. Qui all'alba cornetti caldi, caffè e cappuccini per i ragazzi della notte e per chi comincia una giornata di lavoro. C'era una volta al numero civico 50 di corso Italia un piccolo bar dove si radunavano gli indigeni perché il caffè era il più buono di Sorrento, ma Gennaro Prisco del The Garden aveva passioni segrete, specialmente il vino, e allora ha tirato su una trattoria con terrazza a vista sulla Cattedrale, dove cucina tradizionale e succo d'uva continuano il loro viaggio di nozze, ma non temete perché Gennaro il caffè lo fa sempre buonissimo.

Vesuvio all'orizzonte dal tavolo della Torre del Saracino di Gennaro Esposito, telefono +39.081.8028555
 

Vesuvio all'orizzonte dal tavolo della Torre del Saracino di Gennaro Esposito, telefono +39.081.8028555

 

Avete fame prima di cena e non vi basta un cioccolatino per calmarla? Ecco il Bar Rita, con le sue specialità di rosticceria, crocchette, arancini bianchi e rossi, frittatine monodose di maccheroni, fagottini di melanzane, brioches rustiche napoletane e mille cose ancora, ma noi vi consigliamo di aspettare le sette di sera, quando escono i Calzoni mozzarella, pomodoro e basilico, bollenti, forse scomodi perché dovrete mangiarli piegati in avanti per non sporcarvi di sugo e acqua della mozzarella, ma volete mettere l'intenso piacere di gustare in pieno i sapori e i profumi della nostra terra?

Una piccola nota autobiografica. Il gelato lo dovete provare a casa mia, a Vico ed è quello di Gabriele, che una volta faceva formaggio e adesso sforna dolci magnifici. Soprattutto, ci seduce con i suoi gusti di gelsomore, ricotta e fichi e nocciole del Cilento. In conclusione permettetemi di ricordare uno scapestrato ragazzo di 16 anni che passò quattro stagioni a imparare che la scuola alberghiera è importante, ma stare al fronte in cucina è un'altra storia. Questa lezione la devo a Giannino De Gennaro del Mustafà alla Marina di Seiano. Se trovate posto, mangerete un fritto o una zuppa di pesce indimenticabili.

Gennaro Esposito
Gennaro Esposito

classe 1970, è lo chef della Torre del Saracino a Seiano, Vico Equense (Napoli), 2 stelle Michelin. Dal 2014 è anche il timone di Mammà sull'isola di Capri, 1 stella Michelin. Dal 2001 è l'anima di Festa a Vico, rassegna estiva che porta a cucinare in Penisola Sorrentina tutti i più grandi cuochi d'Italia