30-01-2023

Ultimo giorno per Identità Milano 2023: ma la rivoluzione è appena cominciata

Ultimo di tre giorni straordinari per questa 18esima edizione del Congresso: dalle imperdibili lezioni in sala Auditorium, ai nuovi talenti con Il Futuro è loro, ancora il ritorno di Identità di Formaggio e sorsi felici con la mixology di Identità Coc

Ultima grandiosa giornata per questa 18esima edizione di Identità Milano: sono state tante le emozioni raccolte cavalcando l’onda della Rivoluzione, servita e interpretata di lezione in lezione da ogni relatore, snocciolando il proprio pensiero, declinando la propria idea in gusti e consistenze. Ogni sezione ha riservato le sue sorprese, i suoi spunti, un carico di riflessioni stimolanti per il futuro che sarà e oggi, 30 gennaio, la qualità degli ospiti naturalmente non sarà da meno rispetto a quelli appena passati, né tantomeno la densità del programma che vi presentiamo qui di seguito.

Ci ritroviamo in sala Auditorium alle ore 10.30 dove, subito dopo il saluto di Paolo Marchi e Claudio Ceroni, saremo pronti ad accogliere Moreno Cedroni e Luca Abbadir il duo esplosivo de La Madonnina del Pescatore a Senigallia - Ancona (ore 10.40), mentre alle 11.20 sarà la volta dello chef spagnolo Paco Morales del Noor di Cordoba, un vero fenomeno dalla cucina personalissima e promotore dell’avanguardia spagnola. A mezzogiorno, prendete posto e godetevi il gradito ritorno del maestro di Noto, Corrado Assenza, consueta presenza al Congresso, che per questa occasione, condividerà il palco con l’autore, conduttore televisivo e co-fondatore di Lavoratti, un laboratorio di Varazze dedicato al cioccolato che ne restituisce il piacere della memoria del passato; l’idea è di Fazio, le ricette di Assenza e quella a cui assisteremo è la loro Rivoluzione di una passione, al centro di Identità di Talk. A chiudere la mattinata in sala auditorium, La Rivoluzione emotiva di Enrico Bartolini e Michele Cobuzzi, chef del ristorante Anima dell’Hotel Milano Verticale: pugliese, ha portato sul cielo di Milano una nuova stella con una cucina dai sapori forti, tipici delle sue origini, cesellati da una tecnica millimetrica. Breve pausa e, nel pomeriggio, riprendono i lavori alle 15.10 quando i riflettori saranno tutti accesi su Niko Romito, chef del ristorante Reale Casadonna a Castel di Sangro, tre stelle Michelin e una rivoluzione che ha messo radici nel suo Abruzzo; alle 15.50, parola ad Andrea Tortora, il pasticciere ex St. Hubertus, oggi imprenditore con il suo marchio di dolci eccellenze AT Pâtissier: alla base della sua personalissima rivoluzione, c’è la provocazione. E l’Auditorium saluta questa edizione di Identità Milano con uno degli ospiti più attesi del panorama internazionale: signore e signori, Albert Adrià.

Ci spostiamo in SALA BLU 1 per inaugurare il secondo anno della sezione (neo)nata nella scorsa edizione, Il Futuro è loro, le scommesse di Identità Golose per il futuro della cucina in Italia e nel mondo: largo spazio, quindi, a Guido Paternollo (ore 10.45) al timone del ristorante Pellico 3 al Park Hyatt, ovvero ex ingegnere per la Ducati che capovolge la sua vita e avvia la sua gavetta nella brigata di Enrico Bartolini; secondo round, in compagnia di Sara Scarsella e Matteo Compagnucci, compagni nella vita e nel lavoro, anima dei sapori di Sintesi, nuova stella ad Ariccia nei Castelli Romani. Dopo una breve pausa, alle 13.45 diamo il benvenuto ad Andrea Antonini dell’Imàgo all’Hassler, astro in ascesa della scena romana, quindi, Tecnica, valorizzazione integrale, Gran Lubina Atlantica, ovvero la lezione di John Regefalk del Basque Culinary Center di San Sebastián nei Paesi Baschi, dove si è specializzato nella concettualizzazione, nello sviluppo e nella promozione di nuovi prodotti alimentari. L’appuntamento è alle 14.30. Subito dopo, un italiano proiettato nel mondo: dalla Spagna ci spostiamo a Singapore, all’Osteria BRR by Alain Ducasse, dove ai fornelli c’è Natalino Ambra. Europa, Asia, ma Il Futuro è anche della Calabria (alle ore 16.00), e allora di Luca Abbruzzino dell’omonimo ristorante Abbruzzino, Antonio Biafora di Hyle e Caterina Ceraudo del Dattilo a Strongoli. Insieme racconteranno l’evoluzione di una regione che rinasce nelle mani e negli occhi di giovani cuochi e cuoche che narrano orgogliosi, creativi, il loro territorio.

E arriviamo ora a una sezione che ritroviamo con piacere e che allieterà il pubblico della SALA BLU 2: stiamo parlando di Identità di Formaggio, in collaborazione con Consorzio del Parmigiano Reggiano. Cinque lezioni, 1000 sfumature del Parmigiano e sette chef tra cui un pizzaiolo campano Franco Pepe (ore 11.00), due interpreti terragni tra Emilia e Marche Jacopo Malpeli e Davide Di Fabio (ore 11.45), i 2 chef di mare, Moreno Cedroni e Luca Abbadir (ore 14.30), un ambasciatore d’Italia nel mondo, il romano Bernardo Paladini del Torno Subito di Miami, by Massimo Bottura (ore 15.15) e un pasticcere siciliano Corrado Assenza (ore 16.00).

Ultimo ma non per ordine d’importanza, torna il grande show di Identità Cocktail (in collaborazione con Bibite Sanpellegrino e Perrier), ma con una grande novità perché questa dissetante e stuzzichevole sezione del Congresso cambia casa e andrà in scena nell’inedito Spazio Arena dove troveremo i protagonisti della mixology contemporanea, anche in abbinamento a creazioni tutte da mordere, dalla pizza al fine dining.

Un’esperienza immersiva, tra assaggi e degustazioni, che vedrà scendere “in campo” i professionisti che vi sveliamo qui di seguito: Elena Montomoli con la pizza di Roberta Esposito de La Contrada di Aversa - Caserta (alle ore 10.00), Andrea Maugeri bar manager di uno dei luoghi più chiacchierati di Milano, il 10_11 Portrait Bar, Giardino e Ristorante con Mattia Pastori, presenza immancabile di Nonsolococktails (alle ore 10.50); seguirà alle 11.40, Federico Turina, bar manager del Ceresio 7 e direttamente dalla Colombia, Laura Hernandez Espinosa de La Sala de Laura (ore 12.30). Torniamo in Italia per incontrare alle ore 13.15 Angelo Canessa, mixology manager Velier, main sponsor di Identità Milano, mentre subito dopo, alle 14.05, scena tutta al femminile con Martina Bonci, miscelatrice umbra del Gucci Giardino 25 e la chef di Gucci Osteria by Massimo Bottura, Karime Lopez.

A seguire, alle ore 15.00, arrivano il barman Alejandro Pellejero e lo chef Andrea Aprea del ristorante Andrea Aprea, new entry tra gli indirizzi da segnarsi nel capoluogo meneghino, per poi lasciare l’Arena alle ore 15.50 a Riccardo Soncini del The Craftsman, Francesco Cione, Director of Operations Italia e Corporate Bars&Beverage Director per il gruppo Giraudi e per il suo brand di punta Beefbar (alle ore 16.40) e, in ultimo, chiusura al top con Giacomo Giannotti che, con il suo Paradiso a Barcellona raggiunge il primo posto nella classifica The World’s 50 Best Bars.

La rivoluzione è servita…ed è appena iniziata


IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita

a cura di

Identità Golose