06-09-2014
Le Olive fritte all'ascolana nella sua versione classica e ortodossa, come vengono preparate da Maria Elena Cicchi, ascolana da generazioni e titolare dell’Agriturismo Villa Cicchi di Rosara. Ma questa prelibatezza, così radicata nella tradizione marchigiana e italiana, può essere splendidamente reinterpretata, soprattutto da grandi cuochi come Mauro Uliassi
Rigorosamente fritte, marchigiane - ascolane esattamente - farcite di carne, panate e tuffate in olio bollente. Questo l’identikit dell’oliva all’ascolana, ricetta che ha reso grande il nome di Ascoli Piceno forse più della bella Piazza del Popolo o delle tele del Crivelli. Il fascino della liva fritta (termine dialettale per indicare la preparazione) è tale da aver sputo attirare la creatività di grandi chef marchigiani; così, da protagonista indiscussa delle cucina di casa ascolana, oggi si è guadagnata un posto di tutto rispetto nell’alta cucina regionale. Ma prima di parlare d’innovazione, è d’obbligo raccontare la tradizione di una preparazione che, in buona compagnia con cremini, carciofi fritti e costarelle di agnello, compone uno dei fritti misti, quello all’ascolana, più apprezzati della gastronomia italiana.
La Finta oliva ascolana: una creazione di Mauro Uliassi
Sapete montare un'oliva all'ascolana? Potete provarci con la sua scomposizione, pensata da Errico Recanati
Rosaria Morganti ha chiamato Teneramente azzurra la sua lettura a base di pesce dell'oliva all'ascolana
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
marchigiana, classe 1983, mangia, scrive e parla di cibo a tempo pieno. Giornalista e co-fondatrice del web magazine Foodie.it