27-07-2014

Destinazione Cinque Terre / 2

In treno, a piedi o in barca: alla scoperta dei luoghi golosi di questo incontaminato angolo di Liguria

Nel borgo di Monterosso si trova il piccolo relais

Nel borgo di Monterosso si trova il piccolo relais La casa di Andrea: è solo uno dei molti indirizzi consigliati da Marianna Corte in questa seconda parte del racconto con cui ci fa scoprire i suoi posti del cuore nelle Cinque Terre

(continua dalla prima parte)

A questo punto si entra nel centro storico, che vanta tre indirizzi degni di nota: il Belvedere (piazza Garibaldi 38, Monterosso, +39.0187.817033), sotto i ponti della ferrovia, di poco fascino ma di sostanza, è il preferito dai monterossini che ci vengono per il Pesce lama fritto, la Zuppa di mare o i Ravioli di pesce; poi la Trattoria da Oscar (via Vittorio Emanuele 67, Monterosso, +39.339.4628739), piccola, perfetta per il Fritto misto - anche take away - e per le Verdure ripiene, sempre poche e troppo spesso esaurite.

Ultimo indirizzo, un grande classico del luogo, il Ciak-La Lampara, nella piazza; grande, con il banco cottura a vista e un servizio collaudato negli anni, è imperdibile per il Risotto al nero di seppia. La serata a Monterosso si conclude nella piazzetta Matteotti dove all’Enoteca da Eliseo (piazza Matteotti 3, Monterosso, +39.0187.817308) si sta per lunghe chiacchere ai tavolini all’aperto, gli stessi dove si prende l’aperitivo, con un calice di vino bianco Cinque Terre doc da abbinare alla farinata che si compra alla focacceria Il Frantoio (via Gioberti 1, Monterosso, +39.0187.818333).

Per chi è stanco di camminare, o per chi preferisce i percorsi via mare, la barca di Angelo permette di andare da Monterosso a Vernazza ammirando la bellissima costa delle Cinque Terre

Per chi è stanco di camminare, o per chi preferisce i percorsi via mare, la barca di Angelo permette di andare da Monterosso a Vernazza ammirando la bellissima costa delle Cinque Terre

La giornata può finire nel giardino di due nuovi indirizzi dell’ospitalità; uno, La Casa di Andrea nel borgo antico, è un relais con servizio di prima colazione, immerso in un giardino curato; l’altro è L’Uliveto nel Parco, un agriturismo sulle colline a Fegina dove, non solo gli ospiti ma solo su prenotazione, si può cenare con buoni piatti casalinghi.

Da Monterosso a Vernazza i più sportivi arrivano dopo 90 minuti di cammino, i più pigri in treno, i più romantici in barca, partendo dal molo di Monterosso, sul gozzo da pesca di Angelo: sua moglie Paola, americana con la passione della cucina, preparerà a bordo un ricco pranzo al sacco o un aperitivo. Giunti a destinazione, si cena da Gianni Franzi, dove il pesto è proprio buono e lo Stoccafisso con patate perfetto; qui si può anche dormire, in una delle poche camere con una splendida vista mare. La terza tappa, tra tutte la più faticosa, è a Corniglia, l’unico dei cinque paesi a non essere sul mare, ma arroccato e quindi raggiungibile attraverso una salita ripida.

Prelibatezza locale per eccellenza, le acciughe della Trattoria dal Billy vengono ancora preparate seguendo la ricetta tradizionale, ovvero riposte nelle tipiche cassette di legno dette “arbanelle”, e lasciate coperte di sale grosso per circa 6 mesi

Prelibatezza locale per eccellenza, le acciughe della Trattoria dal Billy vengono ancora preparate seguendo la ricetta tradizionale, ovvero riposte nelle tipiche cassette di legno dette “arbanelle”, e lasciate coperte di sale grosso per circa 6 mesi

Da lì si prosegue per Manarola; una passeggiata e si va alla ricerca di un locale defilato che regala una vista splendida, la Trattoria dal Billy, valida per i tagliolini al nero di seppia e per le immancabili acciughe. Da Manarola a Riomaggiore, quando è aperta, si arriva attraverso la Via dell’Amore, altrimenti in 5 minuti di treno. Si sosta nel più interessante tra gli indirizzi gastronomici dell’intera zona: il Cappun Magro in Casa di Marin (via Volastra 19, loc. Groppo, Riomaggiore, +39.0187.920563).

Difficile da raggiungere, si trova in una frazione del paese, il Groppo. Aperto solo la sera, merita per il Ciuppin, la zuppa di pesce passata e per l’imperdibile vista sull’entroterra. Così, giusto per ricordare che le Cinque Terre sono borghi di contadini prestati al mare e che i turisti che qui vengono per l’accoglienza balneare possono rimanere delusi, ma invece le lasciano più che felici se da questi paesi pretendono invece un tuffo nella natura ancora incontaminata.

2. fine


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Marianna Corte

Laureata in filosofia, è piemontese di nascita, milanese per necessità e ligure per vocazione. Giornalista, si occupa di gastronomia. Ha una piccola vigna

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