26-03-2013
Barbàini Zen, lumache modicane cucinate alla parigina su un giardino di riso zen, al Consiglio di Donnalucata (Ragusa), +39.0932.938062, teatro di una convincente cucina di mare e di terra, nonché nido d'amore del cuoco siciliano Antonio Cicero e di Roberta Corradin, food writer piemontese, identitàgolosina della prima ora
Un borgo marinaro dove si mixano, con nonchalance, reminiscenze arabe, esagerazioni barocche e sobrietà neoclassiche, una lingua di sabbia (Pindaro la descriverebbe ancora come “selvaggia e affascinante”), un mare che sa già di Africa e che al tramonto diventa “color del vino” (Sciascia dixit). Siamo in Sicilia, ovviamente. A Donnalucata, in quel Ragusashire che piace tanto a chi ha attraversato le Alpi (o a scelta, il Mediterraneo o l’Atlantico) per ritrovare ritmi, sapori e colori del Grand Tour. Tra un labirinto di vicoli (che fa impazzire anche il tomtom), in una minuscola piazza (con tanto di elegante palazzo ottocentesco come fondale) ecco aprirsi la minuscola salle à manger de Il Consiglio di Sicilia (la citazione sciasciana è volutamente errata), dove vivono e regnano Roberta Corradin e Antonio Cicero. Lei “approssimativa”, lui “preciso come un meccanismo d’alta orologeria” (le definizioni sono di Roberta). Lei scrittrice, globetrotter, enogastronoma, food writer. Lui chef, chef e ancora chef. Lei nordica e continentale. Lui meridionale e isolano. Un bel match, penserà qualcuno. Sì, davvero un bel match.
Il brunch quotidiano
Antonio Cicero e Roberta Corradin
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese, si dedica da oltre due decenni alla cucina e dintorni. Ama i cuochi creativi, il pesce crudo e i locali in cui è possibile parlare senza urlare