26-08-2012
Le Triglie con cannoli ripieni e vinaigrette mediterranea allo zafferano di Alois Vanlangenaeker, chef del San Pietro di Positano (Sa), +39.089.875455. Oltre alla posizione incantevole, il ristorante si distingue per una personale interpretazione della cucina mediterranea del cuoco belga, da tempo adottato dalla Costiera
Intanto il contesto, la splendida costiera amalfitana. Poi il luogo, costruito armonicamente a strapiombo sul mare, immerso nella vegetazione mediterranea spontanea e impreziosito da giardini e terrazzi fioriti con panchine in splendida ceramica decorata a mano, dai quali si può guardare il centro di Positano, distante solo un paio di chilometri. Il San Pietro, di proprietà della famiglia Cinque, è un armonico mix tra lusso e semplicità senza tempo, curato in ogni aspetto, dalle 58 camere del resort ai due ristoranti, dal centro benessere alla spiaggia, coccolati dal personale di servizio, professionale come si conviene a una struttura di questo profilo, ma sorprendentemente alla mano, gioviale e simpatica come sa essere la gente del Sud. Uno stile che ha influenzato la misurata creatività di Alois Vanlangenaeker, 46enne chef belga (fiammingo) di poche parole e molta sostanza, che da anni vive e lavora in Italia e in Costiera. La vista su Positano che si gode da une delle terrazze del San Pietro La si può apprezzare assaggiando le sue specialità, che rappresentano un giusto contemperamento tra gusto internazionale e tradizione mediterranea che fanno leva principalmente sul pescato locale giornaliero, sul piccolo allevamento di bassa corte e sullo splendido orto a terrazze (dove è quasi maniacale la cura prestata alla coltivazione del pomodoro), raggiungibile attraverso la ripida scalinata. Per rendersene conto basta scorrere la carta del romantico ristorante sulla terrazza, o le proposte più semplici e informali del Carlino, nato nel 2008 per rendere omaggio a Carlino Cinque, fondatore del San Pietro, e raggiungibile sia attraverso un ascensore scavato per 90 metri nella roccia sia direttamente dal mare grazie al piccolo attracco privato. A guidare la ristorazione del San Pietro è stato chiamato da quest’anno il bravo Andrea Zana mentre in cantina si muovono agevolmente il maître Salvatore Fusco e il sommelier Salvatore Marrone, profondo conoscitore della produzione campana e attento selezionatore di oltre 600 etichette nazionali ed estere. Le preparazioni di Vanlangenaeker hanno sapori nitidi e spaziano tra pesce e carne: subito la Tartara di ricciola con granchio e uovo di quaglia fritto, il Tortino di alici con salsa alle acciughe e marmellata di pomodori o il Battuto di manzo con uovo in camicia e parmigiano croccante. Lo chef Alois Vanlangenaeker, 46 anni, belga-fiammingo Tra i primi si possono trovare i Paccheri con patelle, "scuncilli" di mare e calamaretti, i Ravioli con doppio ripieno di genovese di coniglio e ricotta, i Maccheroncelli di semolino con baccalà, fave e tartufo nero o una semplice quanto deliziosa Pasta e patate con pesto di rucola. A seguire, le Triglie con cannoli ripieni e vinaigrette mediterranea allo zafferano, la Spigola al vapore alla menta piperita, con zucchine e vinaigrette tiepida al rhum agricolo, o l’Agnello in crosta di pane con tartara di finocchi. Lo Yogurt di bufala con frutti di bosco e meringhe croccanti, il Croccante al cioccolato con salsa advocaat o la Pesca gialla alla vaniglia, crumble, gelato alla verbena, alcuni dei freschi dessert da gustare in conclusione. Prima o dopo il pasto ci si può rilassare tra la fresca vegetazione per un aperitivo, per un infuso, o per uno dei cocktail ispirati alle spezie e ai frutti di stagione.
La vista su Positano che si gode da une delle terrazze del San Pietro
Lo chef Alois Vanlangenaeker, 46 anni, belga-fiammingo
Il San Pietro via Laurito 2, ss 163 Amalfitana Positano (Sa) +39.089.875455 Prezzi medi: antipasto 30, primo 23, secondo 33, dessert 17 euro Aperto da aprile a ottobre
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista freelance, da quasi 30 anni racconta di ristoranti, di vini e di territori. E' fondatore e curatore di MeetInCucina, format congressuale di cucina che sta sviluppando in diverse regioni italiane