11-05-2022
Alessandro Gilmozzi e Mariella Caputo, rispettivamente eletti Presidente e Vice Presidente dell'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto
Il palco del recente congresso di Identità Milano ha messo in luce come le realtà associative che favoriscono l’aggregazione e il racconto di figure - i cuochi - sulle quali orbita una comunicazione talvolta male interpretata, sono quelle dove i piatti e gli stessi chef vengono raccontati (e apprezzati dal pubblico) nella loro sostanza, non solo come mera fonte di una narrazione percepita come astratta ed elaborata con termini tecnici e poco comprensibili.
L’associazione degli Ambasciatori del Gusto, che durante il congresso di Identità ha visto l’assegnazione di nuove 22 giacche a nuovi soci chef, ha avuto l’ulteriore conferma di come sentirsi cucito addosso il proprio mestiere nel mondo della ristorazione o della gastronomia in generale, sia la base dalla quale iniziare a esprimersi prima di tutto da un punto di vista umano, al di fuori della cucina.
Gilmozzi e Caputo sul palco di Identità Milano 2022 con Paolo Marchi, tra gli ideatori dell'Associazione e Vice Presidente per due mandati
Non è stato un compito semplice: i ristoranti nella zona sono numerosi e, la maggior parte, propongono cucina di montagna, proprio come lui. Ma, grazie allo studio delle tecniche di marketing e comunicazione, è riuscito a distinguersi, grazie anche allo sviluppo di modalità di produzione dei suoi piatti, completamente innovativa rispetto ai suoi colleghi, perché la tradizione si mantiene viva se si evolve in continuazione. Il rispetto e l’amore per la sua montagna non smette mai di stupire e ogni piatto è un nuovo racconto delle sue Dolomiti.
La stessa precisione che impiega nelle sue proposte culinarie, l’ha messa nelle parole che ha impiegato a raccontarsi nella nuova veste di Presidente degli Ambasciatori del Gusto.
Qual è il percorso per entrare a far parte del circuito ADG? Non c’è un percorso obbligato da seguire per entrare a far parte dell’associazione, ma è solo una questione di spirito di appartenenza e condivisione di valori, di visione. Possono fare parte dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto tutti i cittadini italiani o stranieri che si dedichino (o si siano dedicati) professionalmente ad attività connesse con la cucina italiana, che si siano distinti per particolari attività meritorie e che abbiano svolto attività di sostegno nei confronti degli operatori menzionati. Essere Ambasciatore del gusto significa diventare portatore di qualità e difensore del made in Italy. Entrando a far parte di questa associazione bisogna fare fede a 10 principi fondamentali che vengono prima di qualsiasi giudizio legato al cibo pensato e curato, proposto e giudicato, potrei elencarli ma si possono trovare sul nostro sito www.ambasciatoridelgusto.it
In qualità di neo presidente dell'Associazione, come convinceresti i tuoi colleghi a proporsi come ADG? Non sono io che devo convincere i miei colleghi a diventare membri dell’Associazione, negli ultimi sei anni abbiamo realizzato e portato a termine molti bellissimi progetti che sono nati dal lavoro di tutti noi assieme. Sono i singoli individui che devono sentirsela di affacciarsi a questa realtà, con il compito di diventare Ambasciatori della nostra bellissima Italia, per valorizzare e contribuire allo sviluppo del comparto agroalimentare e sviluppare un senso di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. E se ci fosse bisogno di spendere qualche parola per convincerli direi soltanto: «Se ami il tuo territorio e lo comunichi con la cucina, il servizio, l’ospitalità, il vino, il pane, la pizza, il gelato, la tradizione e la ricerca allora siamo l’associazione giusta per te, un'associazione che pensa al nuovo futuro per noi e per gli operatori del settore che verranno».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Nata a Torino, ma di origini cosmopolite suddivise fra la Puglia e la Grecia. Si è occupata a lungo di politica locale, di assicurazioni e di sviluppo di relazioni commerciali negli ambienti dell’enogastronomia. Attualmente scrive per Travel Eat e Il Torinese. Ex atleta agonista, attualmente si tiene in forma per smaltire i pranzi e le cene stampa. Il piatto preferito? Quello capace di stimolare un ricordo solo con il profumo.
«Convinta da sempre che il cibo sia il miglior mezzo, e anche il più potente, di trasmissione culturale, diventare un’Ambasciatrice della mia cultura è stato un passo assolutamente naturale. Un’ambasciatrice della cultura sia americana, disdegnata da molti su basi spesso inesistenti o stereotipi ormai superati, sia, ovviamente di quella Italiana» dice la chef Cristina Bowerman. Nella foto è col console generale Alessandro De Masi
Il mastro fornaio Francesco Arena, dell'omonimo forno, assieme a Pasquale Caliri, chef del ristorante Marina del Nettuno Yatching Club, ovvero i due Amabasciatori del Gusto, originari di Messina, ospiti a Identità Golose Milano lo scoroso giovedì 30 marzo