09-03-2012

DesinanD'O

Cronaca di un pranzo firmato Davide Oldani. Dalla cipolla caramellata al baba di zucca

La Cipolla caramellata con Grana Padano Riserva D'

La Cipolla caramellata con Grana Padano Riserva D'O caldo e freddo di Davide Oldani del D'O di Cornaredo (Milano), telefono +39.02.9362209. Sempre in carta, è uno dei piatti più celebri della Nuova cucina italiana (foto Sergio Coimbra)

Dopo Bottura questa volta giochiamo in casa: da Milano in 20 minuti siamo a Cornaredo, e a Cornaredo c’è il D’O. Sembrerebbe tutto facilissimo, ma bisogna considerare la lunga lista di attesa che c’è per poter assaggiare la cucina di Davide Oldani, quella nota cucina “pop” di cui tutti hanno sentito parlare, piatti eccellenti a prezzi contenuti, una formula che, non serve dirlo, è ricercatissima dai clienti. Beh, noi ci siamo preparati.

La nostra prenotazione è per le 12.20 di sabato 3 marzo, arriviamo con 15 minuti d'anticipo e ci sediamo a prendere il sole su una panchina a pochi metri dall’ingresso. Alle 12.20 spaccate bussiamo alla porta del ristorante, con religioso rispetto dell’orario. Ci accomodiamo in sala e mentre diamo una prima occhiata al menu arriva lo chef: «Scordatevi pomodori, zucchine o melanzane, le verdure e la frutta che utilizziamo sono esclusivamente di stagione». È scritto anche in calce al menu: «le stagioni e i mercati guidano la scelta dei nostri prodotti». Perfetto, siamo pronti.

L'archiettura interna al D'O è stata rivista pochi mesi fa (Foto di Beppe Raso)

L'archiettura interna al D'O è stata rivista pochi mesi fa (Foto di Beppe Raso)

I miei compagni di merende Luca e Niccolò hanno già fatto loro la Cipolla caramellata, unico piatto sempre presente in una carta in continua evoluzione che non possono non assaggiare. «È una sorpresa, mi aspettavo una cipolla intera e invece è racchiusa dentro a un cestino di sfoglia…dolce e buonissima!», rivela Luca mentre Elisa letteralmente divora il suo Radicchio fondente con semola, cioccolato e arancia ed è così in estasi da chiedere allo chef di tenerlo in carta…è talmente buono che devono assolutamente trovare un degno sostituto del radicchio per la nuova stagione. E io intanto mi gusto in silenzio il mio Uovo affogato con cardi, uva marina, sedano e eucalipto, antipasto delicato e con il giusto pizzico di acidità per iniziare bene il pranzo.

In sala si alternano camerieri e cuochi che servono i piatti della cucina accompagnandoli indistintamente con il passepartout, la forchetta-cucchiaio-coltello che Davide Oldani ha ideato per agevolare non solo lo spazio della tavola apparecchiata, ma anche il lavaggio delle stoviglie. Economia e semplicità, tutto in chiave pop. Passepartout alla mano, Elisa e Niccolò affondano la posata nell’Orzo perlato, fonduta di fontina, funghi neri e fichi secchi, un piatto molto elegante come d’altronde anche il Cece Otello nero in crema, ma quest’ultimo è reso ancora più intrigante dalla mela piccante immersa nella crema e dalla pasta fritta aggiunta sopra, un gioco di varie texture e vari sapori. Ma se parliamo di sapori diversi dobbiamo ricordare anche il mio Riso con salsa di acciughe, uvetta e cacao. Istruzioni per il consumo del piatto: mescolare, mangiare e godere.

Davide Oldani, 42 anni

Davide Oldani, 42 anni

Lo chef si aggira tra i tavoli in sala, torna al nostro e ci confida che «Il vero successo del D’O non è tanto la lunga lista d’attesa, ma il cliente che, dopo aver mangiato, si alza e prenota subito il prossimo pranzo o la prossima cena». Noi ad alzarci non ci pensiamo proprio, anche perché siamo ai secondi: Bollito misto D’O per Niccolò, Matignon di verdure con coscia e petto di quaglia per me, Cotechino con risina, sfoglia e chutney alla noce moscata per Elisa e la super pop Barbabietola “tonnata”, noci, rucola e marron glacés per Luca, piatto che ti aspetti freddo e che invece arriva caldo e dove la rucola (finalmente) ha un suo bel perché. Un esempio di come oggi la barbabietola, che molti di noi ricordano come ingrediente nemico ai tempi della scuola, diventa protagonista di un piatto avvolgente.

Nota curiosa: il cestino del pane arriva con il secondo, non prima. Tra i dolci vince all’unisono il Babà di zucca alla milanese con rhum e mascarpone. La bravura della squadra del D’O si percepisce nell’aria, tutti gli aspetti di sala e cucina sono perfettamente coordinati tra loro, tempistiche comprese. Da ammirare per sincerità e concretezza.

D'O
via Magenta, 18
localita San Pietro all'Olmo
Cornaredo (Milano)
+39.02.9362209
Chiusura: domenica e lunedì
Prezzi medi: antipasto 12, primo 12.50, secondo 14.50, dolce 7 euro
Menu degustazione: 32 euro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Giulia Corradetti

Classe 1985, laurea in Scienze Gastronomiche, passione e lavoro nel mondo gastronomico: cura gli eventi di Identità Golose, la relativa Guida e il sito web
 

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